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mercoledì 3 agosto 2016

Una Mamma DEVE Farsi Aiutare

Essendo entrambi (io e mio marito) "esiliati" al nord, non abbiamo i nonni qui a Milano. Nessuno zio, nessun cugino, nipote, cognato... insomma nessuna forma di parentela. 
Nel raggio di centinaia di km, la nostra famiglia siamo solo noi 4. 

E considerando che mio marito lavora tantissimo (e torna anche abbastanza provato) ho dovuto, per forza di cose, organizzarmi e cercare qualcuno che mi desse una mano, con i bambini e con la casa. Che mi permettesse di avere un po' di tempo libero, di andare in palestra o anche solo di fare una doccia e godermi il relax di quel momento.


Non lavoro, ma da quando Matteo aveva 10 mesi ho una persona che mi "allevia le giornate", l'ho sempre avuta... fino a 3 settimane fa.
Tre, maledettissime, settimane fa la nostra baby sitter/donna di casa si è infortunata (per fortuna non qui a casa nostra) e mi ha letteralmente (ma temporaneamente) abbandonata dall'oggi al domani.

Per un attimo mi sono vista persa:
- La scuola è finita
- Siamo ancora in città per un mesetto
- Sono SOLA con i miei due figli di 1 e 3 anni e mezzo (lei appena diventata bipede va ovunque x scoprire cose nuove, lui in piena fase di capricci e di provocazioni alla sorellina)
- La casa dovrà pur essere pulita e i panni stirati in qualche modo
- Fa un caldo bestiale e non abbiamo l'aria condizionata (non c'entra molto ma nel pessimismo del momento ci stava)
- Sono sola con i bambini 24h su 24 (l'avevo già detto?)

Poi ho fatto un po' di ricerche e sono riuscita a contattare una donna che veniva a pulire casa anni fa... ok, almeno una cosa l'ho risolta.

Così mi sono fatta forza. "Ma che sarà mai gestirli entrambi per tutta la giornata? Andremo a fare tante passeggiate, mangeremo gelati, andremo a rinfrescarci in piscina, ci divertiremo un mondo anche giocando in casa!" "E in più stirerò anche un po' e farò qualche pulizia"
In fondo tante donne lo fanno, no?

Questa era la teria, vediamo la pratica.

Le nostre passeggiate: "Mamma sono stanco! Voglio tornare a casa! Ho sete, ho caldo, ho fame, ho sonno!" "Amore ma siamo appena scesi di casa ed hai la tua bici!"

I nostri gelati: "Amore che gusto vuoi?" "Fragola!" "Sicuro solo fragola?" "Si"... dopo due leccate "Ma io volevo il cottolatooooooo!!!" 
E dall'altro lato la dolce Camilla Camomilla che alla vista del gelato del fratello si trasforma magicamente in Camilla Godzilla, urlando come una disperata. Ok, usciamo da qui.

I nostri pomeriggi in piscina: "Mamma voglio la pistola ad acqua di quel bimbooooo! La voglio la voglio è miaaaaa!" e parte la lunga serie di scuse alla mamma di turno perché Matteo ha strappato di mano al figlio un gioco che non gli appartiene, mentre mi giro e Camilla è scomparsa. "Oddio dov'è mia figlia?" disperata la cerco in piscina, visualizzandola già annegata e perdendo 10 anni di vita, mentre la bagnina candidamente me la riporta "stava gattonando verso l'uscita!"

I momenti a casa: "aaaaahhhh!" "no camilla, tu no!" "ngueeeeee" (sono le urla e i pianti di entrambi che si litigano i giochi). Moment act, saltami addosso.

E infine la sera, mio marito ovviamente a cena fuori per lavoro (per lavoro? o sta scappando da noi?), dopo cena sono distrutta e non ho la forza di metterli a letto, così tutti a lettone. 
E lì partono i salti sul letto, i giochi coi cuscini, puntualmente Matteo fa male a Camilla, lei piange ed io mi inca..., ehm perdo la pazienza. E ci addormentiamo dopo infiniti minuti (che a me sembrano ore) di "sshhhh" "basta!" "silenzio!" "state fermi!".

Ma le altre mamme come fanno? 

Ok forse lavorano e quindi staccano la spina, o forse si fanno aiutare dai nonni, o forse i loro mariti tornano prima a casa o forse... o forse si esauriscono come me e vanno avanti sperando che domani sia un giorno migliore.

Sicuramente in questi giorni ci sono stati anche (alcuni) momenti sereni. Ho sentito il grande ripetermi spesso "mamma ti amo!" e la piccola dipendere totalmente da me, me li sono goduti appieno non mollandoli un attimo, ma a fine giornata mi rendevo conto di aver sempre urlato un po' in più di quanto avrei voluto e di aver rimproverato Matteo più volte di quanto mi sarei immaginata.

E' davvero così che voglio vivere, che voglio il rapporto coi miei figli? NO. NO. NO.

Benvenuti aiuti, benvenuta baby sitter, benedetti i soldi spesi per farci aiutare da qualcuno che ci allevia le giornate e ci permette di dedicarci a noi stesse. Io per 3 settimane non mi sono neanche guardata allo specchio x stare a controllare loro... e non è vita.

Vogliamo parlare della mamma che ha soffocato la figlia di 7 mesi perché non ce la faceva più a sentirla piangere? O di tutte quelle che, esaurite e stressate, perdono qualsiasi tipo di rapporto e di dialogo coi propri figli? O ancora di quelle che si ammalano, si fanno prendere dall'esaurimento, si trascurano, si deprimono?

Mamme, fatevi aiutare... perché alla fine di queste 3 settimane mi è anche capitato che la mano partisse più spesso, senza che riuscissi a controllarla. E questo è un chiaro segno che ho bisogno di tempo lontano dai miei figli... si, avete capito bene, di allontanarmi da loro, per essere una mamma migliore quando ritorno a casa.

E per la cronaca: non vedo l'ora ricominci la scuola!

martedì 26 luglio 2016

La Nostra Gita a Parma

Solo ora, a distanza di quasi due mesi, riesco a postarvi la nostra gita a Parma. (sarà un periodo particolarmente impegnativo?)
Per chi vive al nord e ancora non è partito per le vacanze, una scampagnata in questa cittadina deliziosa è un bellissimo modo di trascorrere la giornata in famiglia.

Era da tanto che volevo visitarla e finalmente, un week-end di fine maggio, ho potuto apprezzarne la bellezza!
Da Milano è un'ora abbondante di macchina quindi, se avete bimbi piccoli come i miei, partite e tornate ad orario strategico: noi alle 10 eravamo in macchina così Matteo ha giocato al suo computer mentre Camilla ha fatto il riposino di metà mattina, e siamo tornati alle 15, per farli crollare entrambi dopo la pappa.


Quando arrivate in città è comodissimo parcheggiare proprio fuori le mura del centro storico (che tra l'altro è ZTL), in uno dei parcheggi sotterranei. La zona pedonale è deliziosa, ricca di verde e di palazzi storici. 
Piazza Garibaldi è una tappa obbligata, qui potrete ammirare il Palazzo del Comune, il Palazzo del Governatore e la Chiesa di S.Pietro.
Posto ideale per prendervi un caffè, un apertitivo o un gelato è il "Caffè Garibaldi".


Complice il tempo spettacolare e la temperatura estiva, a Maggio tutto sembrava brillare.
In più, quel giorno la città era tappa della famosa corsa di auto d'epoca "Millemiglia" e l'aria di festa si respirava dappertutto. 
Tanta gente e famiglie, sembrava di stare ad un luna park senza giostre. Come facevano i bimbi a divertirsi così tanto... con niente?
E poi, si svela l'arcano: arrivati in Piazza Garibaldi troviamo tanti stand e macchine da corsa in esposizione, ma soprattutto un grande spazio Disney-Pixar "Cars" con tanti giochi e attività. (la nostra gita a Parma non poteva non avere un motivo!)


Palloncini, corsa di macchinine, comodi cuscinoni per vedere Disney Channel e una grandissima riproduzione di Saetta McQueen hanno reso Matteo il bambino più felice del mondo.


Un'ora passata a giocare (e per fortuna Camilla è stata un'angelo sul suo passeggino) e poi a pranzo in un ristorantino proprio alle spalle della piazza, il Gallo D'oro... una delizia per il palato dall'antipasto al dolce! (Cliccate sul link per visitare il sito e vi consiglio anche di leggere le recensioni su trip advisor!)
Gelato da Grom nella via principale e poi visita alle Lamborghini in bella mostra per la Millemiglia.

Piacevole scoperta è stato uno spazio giochi con scivoli e altalene, realizzato tutto in materiale riciclato.

Alle 15 tutti in macchina per la nanna dei piccoli e per un viaggio di ritorno rilassante per mamma e papà!

Allora, vi ho convinto? Se ancora siete dubbiosi, vi esorto a fare gite anche nell'hinterland, dove si trovano agriturismi favolosi che vi daranno la possibilità di degustare parmigiano, prosciutti (ovviamente di Parma) e vino davvero TOP!


giovedì 16 giugno 2016

Fermare Il Tempo Per Memorizzare Momenti Unici

Avete mai vissuto un momento meraviglioso, un periodo praticamente perfetto, in cui avete pensato che avreste voluto fermare il tempo? 
Di solito capita durate viaggi indimenticabili, lune di miele o giri per il mondo con zaino in spalla... oppure quando arriva una soddisfazione o una gioia immensa all'improvviso, come la laurea o la nascita di un figlio, quando si vive un nuovo amore... insomma, sommo tanti i momenti della vita che varrebbe la pena vivere all'infinito.

Di solito mi viene voglia di fermare il tempo quando con la mia famiglia stacco dalla routine. In quei momenti ritrovo il senso di unione, di amore e di condivisione che nella vita di tutti i giorni trova meno spazio... e vorrei non finisse mai!

Ho fermato il tempo in moltissime occasioni... e l'ultima volta è stato durante la nostra vacanza a Panarea. Delle bellezze dell'isola ve ne parlerò in un altro post, adesso voglio svelarmi il mio "segreto".

Come faccio a fermare il tempo? Semplice: quando sento che sono in pace con me stessa, che tutto sta andando come deve andare, che (nonostante alti e bassi) quel momento merita di essere ricordato per sempre, chiudo gli occhi e assaporo quella sensazione di benessere. Respiro profondamente e mi ripeto "adesso devo fermare il tempo". 
In pratica "fotografo" quel momento nella mia testa. Non prendo la macchina fotografica, ma faccio uno screenshot nel mio cervello, non solo di ciò che vedo, ma soprattuto di ciò che provo in quel momento.

Si può trattare di gesti, di parole, di qualsiasi cosa in quel momento mi stia dando una particolare gioia. E così, attraverso questa concentrazione, inspiegabilmente riesco a ricordarmi di momenti che altrimenti cadrebbero nel dimenticatoio.

Ho fermato il tempo quando ero incinta di Matteo e con mio marito immaginavamo come sarebbe stato... era una sera qualsiasi e guardavamo le stelle. Ho fermato il tempo quando eravamo a Parigi per il nostro secondo anniversario di matrimonio... eravamo a cena, davanti alla Torre Eiffel illuminata. 
Ho fermato il tempo in tantissimi altri semplici momenti che, facendomi stare così bene, sentivo di voler bloccare per sempre. Ancora adesso infatti li ricordo tutti nitidamente, come fossero accaduti ieri.


Quello che ho vissuto negli ultimi giorni a Panarea lo ricorderò per sempre. 
Noi quattro, insieme, lontano dal lavoro, dalla routine e dallo stress... questo è per me il classico momento da "espandere", da dilatare, da fotografare non solo con l'obiettivo, ma nella mia memoria... per sempre.

mercoledì 17 febbraio 2016

I Figli Uniscono O Dividono La Coppia? 6 Modi Per Non Perdersi

E anche questo San Valentino è passato... stavolta davvero in punta di piedi.
Non che io abbia mai festeggiato in qualche modo particolare, ma quest'anno io e mio marito ci siamo a stento detti "auguri" mentre uno rincorreva il primogenito cercando, invano, di vestirlo e l'altro puliva il sederino della piccola che ci aveva appena lasciato un "profumatissimo" ricordino della sua esistenza.

E da questo "non festeggiamento" che parte lo spunto per il post di oggi e per la domanda: i figli secondo voi uniscono o dividono una coppia?

Mi verrebbe subito da dire: se una coppia è davvero innamorata, è ovvio che i figli non la dividono. E fin qui siamo tutti d'accordo... ma lasciando stare il sentimento ed andando a vedere la praticità della vita, ora che ho due figli la mia risposta potrebbe essere diversa.

Quando avevamo solo Matteo, a creare qualche incomprensione era la stanchezza, forse un pò di stress, ma bene o male facevamo tutto insieme, noi tre.
Adesso no, adesso spesso "ci dividiamo" e mentre io vado a fare la spesa con la piccola, mio marito va col grande al negozio di modellismo. Mentre lo porta a giocare con le macchinine telecomandate, io sono a casa che cucino e bado a Camilla che deve riposare più spesso... di notte a volte ci ritroviamo a dormire separati, ognuno con un figlio, per lasciar riposare l'altro più a lungo ecc.

Un bambino di 3 anni e una neonata di 8 mesi hanno esigenze diverse e, almeno in questo momento della nostra vita familiare, i figli hanno la priorità rispetto alla coppia.
Che però è importante, lo dico sempre. E' come una piantina da annaffiare, OGNI GIORNO.

E' un periodo infatti, che dura qualche anno e poi tutto torna alla normalità... non come prima, ma sicuramente molto meglio.
Quante coppie conosco che, dopo aver avuto figli, si sono separate. Capita, fin troppo spesso, ma bisogna cercare di superare quel momento, quei primi anni di "caos" per poi godere della quiete dopo la tempesta.

Ecco perché ho stilato per voi 5 modi per non perdere mai di vista l'importanza della coppia, per non spegnere mai quel fuoco e nello stesso tempo per rafforzare quel senso di famiglia che unisce e conforta.

1) Ritagliatevi una sera a settimana solo per voi.
Sono una forte sostenitrice della "nostra serata" (come la chiamo io), da vivere almeno una volta a settimana. Potete leggere di più sull'argomento in questo post.


2) Parlate e Condividete.
Quando i bimbi sono tutti a letto, è il vostro momento per condividere le rispettive giornate. Anche se siete stanchi, ascoltare l'altro per una decina di minuti, confortarlo sui problemi di lavoro piuttosto che su altre questioni importanti vi rende complici e rafforza il vostro legame.


3) I bimbi dormono nelle loro stanze.
Dopo i primi mesi in cui i neonati hanno bisogno di dormire accanto alla madre, arriva il momento di metterli nella loro stanzetta. Non sentiranno la vostra mancanza, e voi riuscirete a dormire più sereni, senza la preoccupazione di svegliarli ad ogni minimo movimento.
Questo punto mi tocca particolarmente perché ho appena affrontato il "distacco" dalla mia piccolina, il che ha permesso a me e mio marito di recuperare l'intimità oltre che ore di sonno!

4) Istituite delle tradizioni di famiglia.
Ne ho parlato in questo post e ribadisco qui l'importanza di condividere momenti tutti insieme, che uniscano e creino quel "senso di appartenenza" al nucleo familiare, unico e speciale.

5) Seguite la stessa "filosofia educativa".
Se i genitori non sono d'accordo su questioni importanti (come l'educazione dei figli, la loro istruzione, cosa concedergli e dove invece imporre un secco no ecc) bisogna parlarne e cercare un punto d'incontro. 
MAI ritrovarvi a litigare davanti ai bambini. Non c'è niente di peggio, per loro e per voi.
E' normale avere opinioni contrastanti (e caratteri diversi) ma con i figli bisogna seguire quanto più è possibile una linea unica.

6) Continuate a fare l'amore.
Ok, qui non posso intervenire con dei consigli: o si ha ancora voglia di stare col proprio partner o questa voglia svanisce, non c'è nulla da fare. MA ci sono modi per alimentare l'intimità. Come? Prendendosi del tempo insieme: per ridere, per ricordare, per abbracciarsi, per fare le cose che facevate prima ed ora avete abbandonato... e come per magia l'intimità tornerà.

E' NORMALE pensare "prima era tutto diverso, dove siamo finiti?". 
La vita cambia, i figli ci cambiano perché cambiano tutte le priorità ma ricordatevi che non siete finiti da nessuna parte, non vi siete persi... dovete solo ritrovarvi.

lunedì 8 febbraio 2016

Svezzamento: Fase 2. Il Menù Ideale Per I Bimbi

La fase 2 dello svezzamento è la più difficile.
E quella in cui si iniziano a separare gli alimenti, in cui per la prima volta il bambino inizia a distinguere i sapori perché non mangia più tutto insieme, ma il primo separato dal secondo.

Di solito in questo periodo le mamme rimpiangono le "pappine all in" della fase 1.
Era bello mettere tutto dentro: verdure, cereale (crema di riso, mais e tapioca ecc), proteina (carne, pesce, proscritto cotto ecc), parmigiano e olio... e la pappa era pronta!

Eh no... adesso no. Ora tocca preparare dei veri e propri menù bilanciati ad ogni pasto, avendo cura di far assaggiare tutto e rispettare le proporzioni degli alimenti... mica facile!


Ecco perché è da giorni che sto studiando un menù settimanale per Camilla... e, con il benestare della mia pediatra di base, sono arrivata alla formulazione di una settimana alimentare a mio avviso perfetta!
Perfetta perché segue le indicazioni dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riguardo l'alternanza dei cibi.

- La VERDURA deve essere assunta ogni giorno, ad ogni pasto.
(Per variare, ho alternato due modi di mangiare la verdura: unirla al primo o proporla come secondo, sotto forma di purea)
- Il PESCE, ormai separato dalla pastina, dev'essere assunto circa 3 o 4 volte a settimana.
- La CARNE (bianca e rossa) invece, che ancora non può essere mangiata da sola perché richiede adeguata masticazione, può ancora essere frullata e unita alla pastina, per 2 o massimo 3 volte a settimana.
- Il FORMAGGINO può essere dato per un massimo di 3 volte a settimana.
- Può essere inserito il POMODORO (cotto a vapore e spellato), come condimento.
- L'UOVO può essere mischiato alla pastina o dato come secondo sotto forma di frittatina, per un totale di 1 o al massimo 2 volte a settimana.
- Il PROSCIUTTO COTTO un paio di volte a settimana al massimo.
- I LEGUMI, molto importanti per la loro alimentazione, continueranno ad essere mischiati alla pastina, per un totale di 2 volte a settimana.

Fatte queste importanti premesse, ecco il nostro menù settimanale.

LUNEDI
Pranzo: Cous Cous con una o più Verdure, Pesciolino.
Cena: Pastina con Legume, verdure schiacciate.
MARTEDI
P: Risotto con Carne e Verdure.
C: Pastina al Formaggino, verdure schiacciate.
MERCOLEDI
P: Cous Cous con Pomodoro e Verdure, Pesciolino.
C: Pastina con un Uovo, verdure schiacciate.
GIOVEDI
P: Risotto alle verdure e prosciutto cotto.
C: Pastina con Legume, verdure schiacciate.
VENERDI
P: Cous Cous con Verdure, Pesciolino.
C: Pastina con Carne e Verdure.
SABATO
P: Risotto al Formaggino e Verdure.
C: Pastina con Pomodoro e Verdure, Pesciolino.
DOMENICA
P: Cous Cous con Uova e Verdure.
C: Pastina al Prosciutto Cotto, verdure schiacciate.

Che ne dite? Lo trovate adatto o fareste modifiche?
Fatemi sapere commentando qui sotto!

E dato che ADORO cucinare, presto una nuova rubrica: "Ricette perfette per i bambini"!
Tanti piatti sani ma allo stesso tempo buoni e dal gusto facile, tante soluzioni "alternative" per accontentare anche i palati un po' capricciosi ed esigenti! :)

martedì 2 febbraio 2016

L'Esaurimento Delle Mamme (Dei Neonati)

Da qualche settimana faccio parte di un gruppo di mamme su Facebook, per correttezza e privacy non dirò quale.
Qualche giorno fa, tra i vari post, mi è capitato di leggere l'appello di una mamma, a quanto pare disperata, perché il figlio faticava a prendere sonno. Nulla di strano, penserete... se non fosse che i suoi toni erano davvero forti.
Diceva che il figlio (a soli 7 mesi di vita) era CATTIVO, che NON LO SOPPORTAVA PIU', che i suoi erano solo CAPRICCI e che l'unica soluzione era stata lasciarlo PIANGERE DISPERATAMENTE PER 1 ORA... così finalmente si era addormentato, esausto.

Vi lascio immaginare la pioggia di critiche verso questa mamma. 
Chi le diceva di essere gelida e anaffettiva, chi le consigliava un aiuto psicologico, chi semplicemente le diceva che era tutto normale e doveva solo portare un po' di pazienza... ed anche io, non sono proprio riuscita (credetemi c'ho provato) a restare in silenzio.
Ho dovuto dire la mia... il pensiero di quel bimbo, della stessa età di mia figlia, alla disperata ricerca della mamma, e lasciato solo ad affrontare qualcosa che, naturalmente, ancora non sa gestire, mi ha fatto gelare il sangue. Oltre a darmi l'ispirazione per questo post.
Gestire un neonato, con tutte le sue "crisi", non è cosa facile, lo sappiamo. Soprattutto se una mamma non ha aiuti (ed io lo so bene, avendo i nonni lontani) e deve affrontare da sola la giornata col piccolino, una giornata che sembra infinita.

Ma non ci sono scuse: una mamma che arriva a pensare che c'è cattiveria nel figlio di pochi mesi è una mamma che ha bisogno di aiuto... perché NON HA CAPITO NIENTE.

Ho letto tanti libri quando Matteo era piccolo, volevo trovare risposta a tante mie domande e un aiuto a tanti miei momenti no (non sono una super mamma, anche io li ho)... quei libri mi hanno aiutata molto, soprattutto a capire il mondo ed il linguaggio di mio figlio. (In calce trovate i titoli)

Ecco, in sintesi, cosa ho imparato e cosa vorrei che questa mamma (e tutte quelle nella sua stessa situazione di "esaurimento") capisse:

- IL PIANTO nei neonati è l'unica forma di COMUNICAZIONE. Non sanno parlare e ovviamente possono esprimere i loro disagi solo attraverso il pianto. Infatti se notate non cacciano lacrime... perchè ci stanno semplicemente parlando! 
Ovviamente è difficile "decifrare" il loro pianto: può essere per un disturbo fisico, per fame, per sonno, per bisogno di coccole... in ogni caso ciò che non sanno dire a parole devono esprimerlo nell'unico modo che sanno: il pianto.

- Non esistono CAPRICCI nei neonati. I capricci li fa mio figlio di 3 anni, capace di intendere e di volere, e comunque anche con lui non serve arrabbiarsi troppo. I neonati di pochi mesi non hanno questa "furbizia", il loro pianto è spontaneo al 100% e nasconde sempre una valida motivazione interiore.

- Quando siete stanche di sentirli piangere (è comprensibilissimo) FATEVI AIUTARE. Prendetevi un'ora libera lasciando il piccolo ai nonni o a una tata o a una vicina di casa, basta che sia una persona di fiducia. Allontanarvi per un po' dalla fonte di stress vi farà vedere tutto con più lucidità e ritroverete la calma.
Se proprio non avete nessuno, lasciate per un momento il piccolo in camera, in posizione sicura, e ripetetevi allo specchio: "è il mio dolce bambino, non è colpa sua!"

- Per quanto riguarda i problemi di SONNO: i piccolissimi NON SANNO ADDORMENTARSI DA SOLI. Riuscire a trovare la pace, chiudere gli occhi ed entrare tra le braccia di Morfeo non è una cosa automatica. 
Molte mamme dicono: "E' stanchissimo, allora perché non si addormenta?". Perché, a differenza di noi adulti, i bimbi devono essere portati alla nanna... attraverso coccole, magari un carillon e una routine serale che è sempre la stessa (di solito è: bagnetto, pappa, qualche giochino e latte prima di andare a letto). 

- I DISAGI DEI NEONATI possono essere tantissimi: coliche, uscita dei dentini, per non parlare di primi raffreddori che impediscono una corretta respirazione... bisogna avere tanta PAZIENZA per affrontare tutti questi momenti e tanto AMORE per aiutarli a superare tutto insieme.

- L'AMORE INCONDIZIONATO dei genitori verso il loro bambino lo aiuterà a diventare poi un adulto sereno ed autonomo. Condizione essenziale però è: non giudicarlo e farlo sentire amato, sempre e in qualsiasi situazione, non solo quando tutto va bene.
Vi consiglio 3 libri, dal mio punto di vista davvero illuminanti. (cliccate sui link per comprarli direttamente su Amazon!)
Da leggere anche in gravidanza, perché questa è una guida rivolta ai genitori, per aiutarli nel difficile compito che è la crescita di un figlio.
2) Roberta Cavallo - Antonio Panarese "Le 7 idiozie sulla crescita dei bambini
Da leggere dai primi mesi di vita del neonato fino all'adolescenza perché fornisce una chiave di lettura "montessoriana" alle 7 difficili fasi della crescita.
3) Alessio Roberti "Le parole per crescere tuo figlio"
Da leggere quando il proprio figlio è un po' più grandicello, più o meno dai 3 anni, perché spiega come usare le frasi e le parole giuste in ogni occasione, per fornire le basi di una crescita sana ed equilibrata.




giovedì 21 gennaio 2016

Come Organizzare Una Festa A Tema: I 3 Anni Di Matteo

Organizzare una festa i primi di Gennaio non è affatto facile: oltre ai classici problemi legati al freddo e al buio che arriva presto, ci si mettono anche le feste di Natale di mezzo, per cui bisogna preparare tutto con largo anticipo.

Mio figlio è nato il 16 Gennaio, ma bloccare il posto, dare gli inviti e pensare al tema della festa dopo la befana è impensabile... si rischia di trovare tutto prenotato e famiglie già organizzate per il week-end sulla neve. Quindi tocca fare tutto a Dicembre, ossia un mese e mezzo prima!

Quest'anno abbiamo deciso che la festa dei 3 anni di Matteo (il traguardo dei 3 anni è importante!) avrebbe avuto un tema: PIRATI!
Non avevo mai organizzato una festa a tema prima d'ora, ma adesso che è tutto finito posso dire di essermi davvero divertita e che il risultato è stato proprio soddisfacente!

Se anche voi, mamme e papà, volete organizzare una festa indimenticabile per i vostri bimbi, seguite i miei consigli qui sotto!

1) Decidete il tema con largo anticipo
Parlatene con vostro figlio e decidete insieme, in fondo è a lui che è dedicato l'evento. 
Esiste un personaggio dei cartoni animati che gli piace particolarmente? O è in fissa con macchinine/supereroi/trenini? Qualsiasi sia la sua "passione del momento", fatene il centro della festa.

2) Scegliete i colori predominanti, due o al massimo tre.
I colori che sceglierete andranno a "vestire" la festa. Gli inviti, gli addobbi, i palloncini... tutto l'occorrente dovrà essere solo di quei colori, 2 o al massimo 3. 
Noi abbiamo scelto il rosso e il blu, dopo aver trovato questo simpatico "piratino" in un party box che conteneva bicchieri, tovaglioli, piatti ed altro occorrente per la festa.

3) Se c'è un personaggio o un simbolo chiave, replicatelo dove potete.
Dopo aver visto il piratino di cui sopra, ho deciso che sarebbe stato lui il protagonista della festa, e l'ho utilizzato per realizzare gli inviti e la torta.

Anche qurest'anno ho fatto realizzare gli INVITI on-line da "Arriva la cicogna", è un e-shop che trovate su Etsy che vi fa pagare solo il costo del file grafico. In una giornata ricevete il documento e poi lo stampate nel formato che preferite. Costa poco e le realizzazioni sono molto carine.

Anche quest'anno niente pasta di zucchero per la torta ma uno strato di squisito cioccolato bianco che l'ha resa, oltre che davvero carina, buonissima!


4) Organizzate giochi a tema
In questo caso è stato molto facile, e la ludoteca mi ha aiutato molto in questo. Prima abbiamo fatto un gioco-libro (l'animatrice ha letto una storia in tema pirati e poi i bimbi hanno costruito e colorato una grande nave, attaccandola al muro) e poi la classica caccia al tesoro con tanto di forziere pieno di caramelle!

5) Travestite il festeggiato
Questa è una chicca, non essenziale ma divertente. In questo modo il festeggiato sarà il vero protagonista della festa e sarà visivamente riconoscibile in mezzo agli altri invitati.
Il costume da pirata di Matteo è durato circa 5-10 minuti, dopodiché ha voluto toglierselo, un po' per il caldo e un po' per comodità, quindi il mio consiglio è: vestitelo comunque bene sotto il costume... perché alla fine il travestimento durerà poco!
E' per questo motivo che, purtroppo, non sono riuscita a fare foto del mio piccolo piratino... un ricordo che mi rimarrà soltanto nel cuore! Il secondo consiglio quindi è: fotografate vostro figlio appena lo travestite, non aspettate l'inizio della festa!

6) Regalino finale
Alla fine di ogni festa un regalino finale è d'obbligo, per ringraziare gli invitati di aver partecipato. Anche qui, siate coerenti con il tema della festa.
Io ho regalato delle bandane da pirata, all'interno di queste gift bag.

La festa è stata un vero successo: tanti bambini, giochi liberi e guidati... l'età media era tra i 2 e i 4 anni quindi pochi hanno seguito l'animatrice, ma mi ritengo molto soddisfatta!

Ringrazio la ludoteca "A Casa di Lora" e tutto il suo staff per la disponibilità e la cortesia.
Consiglio vivamente a chi vive a Milano, in zona Loreto/Lambrate, di andare a visitarla... uno spazio a misura di bambino dove poter organizzare feste o trascorrere pomeriggi divertenti con i propri piccoli. Cliccate su questo link per visitare il sito.

venerdì 8 gennaio 2016

Anno Nuovo, Vita Nuova: I 6 Comandamenti Per Una Vita (E Un Mondo) Migliore

Benvenuto 2016!

Come ogni anno, i primi giorni di Gennaio sono dedicati ai bilanci dell'anno passato e ai buoni propositi per quello appena iniziato. Lo facciamo tutti, e ci da la carica per affrontare meglio il futuro.
E' un periodo che adoro, perché c'è sempre da imparare dagli errori e dalle esperienze vissute, quindi per me è un momento "di crescita", di consapevolezza.

E' il momento in cui scrivo la mia LISTA DEI DESIDERI (cliccate sul link per accedere al post in cui vi parlo di come raggiungere tutti i vostri obiettivi ed esaudire i vostri sogni...vi giuro che funziona) e sono piena di buoni propositi... di tutti i tipi: alimentari (con una dieta più equilibrata), sportivi (con un allenamento mirato), familiari (mi prefiggo di essere una madre e una moglie ancora migliore), personali ecc ecc.

Ma stavolta, quando mi sono fermata un momento a pensare a cosa realmente avrei voluto cambiare nella mia vita (e nel mio mondo), sono andata oltre gli obiettivi a breve termine ed ho creato una lista di "comandamenti" che dovrebbero seguire tutti, per vivere davvero in un mondo migliore.

1. Basta pensare che "l'erba del vicino è sempre più verde".
Siamo circondati da persone invidiose e gelose. Frasi come "quello guadagna più di me, quell'altra ha una figlia più brava della mia, quella famiglia non merita tutta quella felicità, perché loro si e noi no"... sono all'ordine del giorno e, purtroppo, vengono dette anche da persone insospettabili, perché amiche o comunque vicine a noi.
Ecco, per l'anno nuovo invito tutti (e includo me stessa) a guardare di più al proprio orticello invece che a quello del vicino. Pensiamo a curare le nostre piante, invece di stare sempre a osservare quelle degli altri, spendiamo le nostre energie a migliorare la nostra vita, invece di sperare che peggiori quella degli altri in modo che la nostra sembri di riflesso più dignitosa.
E infine, un ultimo piccolo sforzo: gioiamo per i successi altrui... se ci pensiamo bene l'insuccesso del nostro vicino non cambia affatto la nostra vita, possiamo farlo solo noi con un atteggiamento migliore.

2. Pensiamo alla salute.
Lo dico sempre, continuamente: la salute è la cosa più importante. Qualcosa è andato storto? La nostra giornata non è andata come vorremmo? Non siamo riusciti a raggiungere un determinato obiettivo? PENSIAMO ALLA SALUTE. Se quella c'è, il resto non conta.
Sebbene siano cose fondamentali, i soldi, la carriera, la forma fisica, i viaggi, persino l'amicizia e l'amore, passano in secondo piano. 
Perché quando avete una persona cara che non sta bene, o siete voi a non esserlo, non potete godervi nulla di ciò che avete...e quindi sarà come non averlo affatto.

3. Dedichiamo più tempo alle persone, invece che alle cose.
Ormai siamo schiavi della nuova tecnologia: lo dimostra il fatto che i nostri figli, già prima di compiere i 3 anni di vita, sono molto attratti, e sanno usare benissimo, cellulari, tablet e computer. 
E' ovvio, seguono il nostro esempio. Più ci vedranno "attaccati" a queste cose, più diventeranno interessanti ai loro occhi.
Non voglio dire di evitarli come la peste, ma selezionare i momenti in cui li usiamo. E se questo significa postare una foto in meno su Instagram o scrivere un commento in meno su Facebook, tanto meglio. Quel tempo lo avremo passato a ridere ed abbracciare i nostri bambini.

4. Rispettiamo la nostra terra.
E' il posto in cui viviamo, l'unico che abbiamo, quello in cui le generazioni future si troveranno molto male, se le cose non cambiano in fretta.
Nel nostro piccolo possiamo fare tanto. La raccolta differenziata, evitare di sporcare la nostra città buttando a terra carte e mozziconi di sigarette, prendere meno la macchina e andare a piedi o usare la bicicletta e i mezzi pubblici ove possibile. Tante piccole cose che potrebbero fare la differenza.

5. Siamo ottimisti verso il futuro.
La positività crea voglia di vivere, generando un circolo virtuoso che fa girare l'economia. 
Avere fiducia nel futuro significa anche andare al cinema, al teatro, viaggiare, spendere non solo in beni di primissima necessità... e di conseguenza significa creare posti di lavoro. 
L'ottimismo muove le persone, le persone generano ricchezza, la ricchezza fa girare l'economia, l'economia da fiducia nel futuro.
Nel limite delle possibilità di ognuno di noi, cerchiamo per l'anno nuovo di "investire" in un atteggiamento più positivo.

6. Facciamo beneficenza.
Questo natale è stato bellissimo aiutare le persone meno fortunate, così bello che mi sono ripromessa di farlo anche al di là delle feste. Ci sono tantissime persone meno fortunate di noi, e basta un gesto piccolissimo per fare davvero la differenza.
Qualche esempio? Doniamo i vestiti che non vanno più ai nostri bimbi o quelli che al cambio stagione decidiamo che non ci piacciono più. Ci sono tantissime giovani madri che vi ringrazieranno.
Oppure, quando fate la spesa, comprate qualche bene di prima necessità in più (come pasta, sugo, pane ecc) e donatelo ad associazioni per senza tetto. O ancora, fatevi un giro nell'ospedale più vicino casa, ci sarà sicuramente bisogno di un volontario al reparto di pediatria o come assistenza agli anziani.

Chiamatemi illusa, ma sono sicura che questo 2016 sarà un anno molto positivo, per tutti noi... ancora di più se questi comandamenti li facessimo nostri ogni giorno.

Buon anno a tutti!!

lunedì 4 gennaio 2016

Sono Tornata!

Eccomi qui! Sono ancora viva e sono tornata sul blog! :)

Manco da più di un mese... e le motivazioni sono tante.

Principalmente, con l'avvicinarsi delle feste, ho sentito il forte bisogno di prendermi un po' di tempo per godermi appieno la mia famiglia.
Certo, una blogger lavora da casa, ma è comunque un impegno che toglie via del tempo... e per forza di cose stare davanti al pc voleva dire togliere tempo ai miei figli (andando a prendere più tardi Matteo a scuola o giocando meno con Camilla) o a mio marito (passando le ore dopo cena al computer invece che accoccolata tra le sue braccia).

Dicembre ha quell'atmosfera di amore e calore che mi è sembrato naturale chiudere lo schermo e dedicarmi alle persone della mia vita... dite che ho fatto male? ;)

Avrei avuto tante cose da scrivervi e consigliarvi: a partire dal calendario dell'avvento a come affrontare i parenti durante le feste, a come vestirsi nelle occasioni di Natale e Capodanno, a come truccarsi o ai migliori regali da fare spendendo pochissimo... ma tant'è, ho scelto di "abbandonarvi" per un attimo... non me ne vogliate.

Ovviamente è stato anche un periodo un po' faticoso, e qui veniamo al secondo motivo della mia assenza. Abbiamo avuto salute traballante (soprattutto i bambini) con influenze, otiti, congiuntiviti e ritorni di tosse convulsiva. (Se vi ricordate, la mia piccolina ha contratto la pertosse a 2 mesi, potete leggere tutto in questo post)
Sono stata quindi anche molto impegnata a prendermi cura della mia famiglia... e anche qui, non me ne vogliate.

Non so come fanno quelle mamme blogger che scrivono post tutti i giorni, scattano foto di tutta la loro vita, commentano e intervengono costantemente sui social... io non ce la faccio. O forse, ce la farei ma dovrei necessariamente sacrificare qualcosa (di più importante).

Il primo post di quest'anno è quindi un appello a fermarsi un attimo. Se si ha la possibilità di farlo (e noi mamme blogger l'abbiamo) il mio consiglio è di scrivere meno e vivere di più.
Postare meno foto personali, stare meno col cellulare in mano e dedicarsi di più alle persone amate.

Perchè investire nel benessere della propria famiglia è l'affare migliore della vita.
E guardando questa foto... credo che non potrete darmi torto! ;)


giovedì 19 novembre 2015

Organizzare La Vita Dei Bimbi: Il Planning Delle Attività


Leggendo il titolo del post di oggi, potrete pensare che io sia una maniaca della programmazione. Quello di cui vi voglio parlare però, è qualcosa che non è venuto in mente a me, ma ad una mia amica e che (a quanto pare) è stato certificato essere molto utile per i bambini, per creare loro la "consapevolezza del tempo".

Matteo negli ultimi mesi ha avuto una forte crescita -sia fisica che mentale- e adesso (oltre al classico "e perché?" chiesto 10 mila volte al giorno) la sua domanda preferita è: "e dopo cosa facciamo? e poi? e dopo ancora?". 
In pratica vuole che gli elenco tutto il programma della giornata, come se sapere cosa lo aspetta gli desse una qualche forma di sicurezza.

E in fondo non è sbagliato, se ci pensate.

In fondo anche noi adulti abbiamo bisogno di programmare. Sapere cosa faremo questa settimana e nel week-end ci aiuta ad affrontare meglio le giornate... l'agenda organizer o la "to do list" altrimenti non avrebbero senso, giusto? 

Quindi, lungi dal voler essere un tentativo di "inquadrare" la vita dei nostri figli in schemi rigidi e fissi, il planning delle attività è stato certificato essere un valido supporto all'organizzazione della vita dei bambini e di conseguenza al loro equilibrio.
Idea molto Montessoriana, li aiuta a ricordare gli "appuntamenti" del giorno (come lo sport, la scuola, il catechismo, il corso di inglese ecc) e a distinguerli dal tempo libero, fornisce loro una "certezza" sull'immediato futuro, crea in loro la consapevolezza dello svolgersi della giornata e del trascorrere del tempo.
E non solo: i bambini imparano che all'interno della settimana i giorni si differenziano l'uno dall'altro, che esiste uno ieri, un oggi ed un domani, che all'interno delle 24 ore le attività sono condizionate dalla presenza del giorno o della notte... e così via.

Non sono molto brava col Mac (e sicuramente voi saprete fare di meglio), ma la griglia io me la figuro così:



LUNEDì
MARTEDì
MERCOLEDì
GIOVEDì
VENERDì
SABATO
DOMENICA
















Utilizzare figure, invece che parole, renderà il planning più colorato e divertente e, per i bambini che ancora non leggono, anche più facile da capire.
Allo stesso modo, invece che scrivere a mano, potrete riempire la griglia attaccando degli adesivi con le varie attività, oppure potrete fotografare un giorno i vostri bambini nei vari momenti e incollare le foto negli spazi appositi per rendere tutto ancora più chiaro.

Ovviamente ad ogni bimbo la sua griglia (personalizzandone lo sfondo con colori diversi magari) ed infine potrete attaccarla nella stanzetta, così è sempre a portata d'occhio! 

Che ne dite? Proviamo? ;)