Quando litigo con mio figlio sento il mondo crollarmi addosso.
E' come se tutti gli sforzi di autocontrollo fatti fino a quel momento cedessero sotto il peso dello stress momentaneo... ed io che pensavo di essere riuscita a conquistare un self control di ferro, mi ritrovo a rivalutare le mie forze e a paragonarlo più ad un castello di sabbia che si sgretola alla prima onda.
Quando litigo con mio figlio perdo letteralmente le staffe.
E' un tipo di litigio che non si può paragonare a nessun altro perché non c'è alcun confronto tra le parti, ma solo una provocazione continua da una parte e un "trattieni, stai calma, respira, conta fino a 10" dall'altra.
E' un tipo di litigio che ti porta all'esasperazione e che quindi, quando si manifesta, esplode come un vulcano che ha trattenuto un tappo di lava per secoli.
Quando litigo con mio figlio vorrei che sparisse per un po' dalla mia vista.
Vorrei non sentire quelle urla e quei pianti, non vederlo battere i piedi a terra, non buttare tutto per aria... vorrei sparire (o farlo sparire) da qualche altra parte per almeno una buona mezz'ora.
Quando litigo con mio figlio nasce in me un istinto violento, per cui vorrei poterlo zittire "con le maniere forti".
Non mi vergogno ad ammetterlo: mio figlio riesce a farmi esasperare a tal punto che per "dargli una lezione", invece delle parole mi verrebbe voglia di usare le mani.
Anche se razionalmente so che questa tecnica non ripaga, istintivamente una parte di me vuole reagire in modo brusco... vuole "sfogarsi", perché ne ha diritto... ed ha ragione.
Per fortuna questo istinto non trova quasi mai sfogo reale, ma quando a volte mi è scappata la mano, subito dopo mi sono sentita tremendamente in colpa e stavo peggio di prima.
Quando litigo con mio figlio per fortuna facciamo sempre pace... e dopo la pace ci vogliamo ancora più bene.
Ci chiediamo scusa, ci diamo bacini e abbracci e una volta abbiamo anche pianto insieme.
Per fortuna non accade troppo spesso che io litighi con mio figlio, perché il più delle volte riesco a mantenere l'autocontrollo e ad affrontare bene la situazione, ma è ancora presto per fargli capire dove ha sbagliato ed aspettarmi che la volta successiva non ripeta lo stesso capriccio.
Quello che dovrei allenarmi a fare, e che consiglio a tutte le mamme che come me vivono in modo molto "passionale" il rapporto coi propri figli, è lasciarmi scivolare addosso questi episodi. Più ci sto male e più lui sente il mio disagio.
Questi scontri non sono gravi, né creano nulla di irreparabile.
Anche se vostro figlio sembra odiarvi al momento, in realtà vi ama immensamente e dovrete ripetervelo mille volte per convincervene e tranquillizzarvi.
Qualche episodio non distrugge una vita di amore ed attenzioni... e potrete constatarlo subito dopo il litigio stesso, quando vostro figlio chiederà ancora più di prima la vostra approvazione e le vostre attenzioni.
Quando litigherò la prossima volta con mio figlio cercherò di ricordarmi che quello non sarà sicuramente né il primo né l'ultimo scontro che avremo... ma che la cosa più importante è l'amore e il rispetto che ci dimostreremo giorno dopo giorno, durante tutta la nostra lunga vita insieme.
lL' espressione della rabbia è una cosa sana, attenta a che non faccia del male agli altri o soprattutto a te stessa.
RispondiEliminaNon è giusto che "trattieni", l'importante è che "gestisci"...ti consiglio di leggere "emozionarsi fa bene" di R. Ponticelli edizione Xenia.
http://www.amazon.it/Emozionarsi-fa-bene-Raffaele-Ponticelli-Libri/s?ie=UTF8&page=1&rh=n%3A411663031%2Ck%3AEmozionarsi%20fa%20bene%20-%20Raffaele%20Ponticelli
Hai perfettamente ragione, ma con i bambini sembra essere più difficile che con gli adulti... almeno secondo me.
EliminaNon puoi permetterti di urlare, altrimenti loro imparano che si alza la voce per farsi rispettare, non puoi permetterti di usare le mani, altrimenti loro imparano la violenza, e così via... perché i bambini sono delle spugne e ciò che fai (anche se avresti ragione a farlo) poi si ripercuote sulla loro educazione, il loro equilibrio, la fiducia in sé stessi e la loro crescita in generale.
In teoria non potresti fare nulla se non mantenere la calma davanti a loro e solo quando sei sola chiuderti in una stanza, affondare la testa in un cuscino e sfogare tutta la tua rabbia e la tua frustrazione.
Sto leggendo tanti libri, tutti dalla parte del bambino, ma nessuno aiuta noi mamme a gestire queste situazioni, nessuno ci insegna una formula magica per essere sempre zen... perché questa è l'unica cosa che servirebbe! :)