Siamo in continuo movimento, la vita ci porta a correre da una parte all'altra, ad affannarci per raggiungere ogni volta un obiettivo diverso o risultati migliori.
Una carriera brillante, una certa posizione economica, una laurea entro i tempi, un fisico perfetto, una promozione, un conto in banca più alto, arrivare a risparmiare una certa somma per permettersi un mutuo... e così via.
E la maggior parte delle volte, raggiungere questi obiettivi significa intraprendere un percorso affannoso e quindi pieno di preoccupazioni e di stress.
Non me ne ero mai resa REALMENTE conto fino a quando, con la gravidanza, ho dovuto per forza di cose staccare la spina... ho dovuto lasciare il lavoro, cambiare casa (dal centro alla periferia), e rallentare i ritmi di vita.
Ho avuto tanto tempo per riflettere sul mondo che avrei voluto per mio figlio e la conclusione è stata: un mondo in cui la gente sia portatrice di pace, in cui non si respiri stress, insoddisfazione, nervosismo, preoccupazione, rabbia, frenesia... come invece sta accadendo negli ultimi tempi.
Ho avuto tanto tempo per riflettere sul mondo che avrei voluto per mio figlio e la conclusione è stata: un mondo in cui la gente sia portatrice di pace, in cui non si respiri stress, insoddisfazione, nervosismo, preoccupazione, rabbia, frenesia... come invece sta accadendo negli ultimi tempi.
Certo, la situazione economica attuale non aiuta, ma è proprio l'indole delle persone che negli anni è andata peggiorando.
Ho cominciato ad accorgermi che le persone portano lo stress dentro sé stesse e lo scaricano sugli altri appena possono: alla fermata dell'autobus quando imprecano perché il bus non arriva, in fila alla posta quando si arrabbiano perché i funzionari sono troppo lenti, al parcheggio quando litigano con qualcuno per un posto che avevano visto per primi. E ancora... al supermercato, in macchina, in ufficio, in taxi, camminando per strada, e potrei continuare all'infinito.
In questo modo la rabbia arriva alle altre persone, si moltiplica ed investe il mondo intero quasi come una malattia contagiosa.
Quante volte invece un atto caritatevole, un sorriso, una generosità verso qualcuno ci ha reso più felici e fieri, perché ha migliorato (anche se per poco) la vita di qualcun altro?
Sono profondamente convinta che il mondo possa cambiare con l'AMORE e la PACE.
Se ognuno di noi fosse meno stressato, porterebbe meno esasperazione ed isterismo in giro, migliorando non solo la propria vita, ma anche quella degli altri.
Invece di urlare, si parlerebbe con calma; invece di spintonare per arrivare primi, si farebbe passare con gentilezza il nostro vicino; invece di mandare a quel paese, si farebbe un sorriso; invece di imprecare contro il mondo intero, si canterebbe.
Da dove cominciare quindi per essere meno stressati? Ecco qualche piccolo consiglio:
1) ANDARE PIU' PIANO:
La fretta è una delle cause principali dell'agitazione. Se siamo in ritardo, ci innervosisce qualsiasi cosa ci faccia perder tempo: la vecchietta che attraversa lentamente la strada, l'autobus che si ferma ad ogni fermata, il traffico che si forma per un incidente, e così via.
Tutte le persone che intralciano il nostro cammino però non hanno alcuna colpa.
Ed avete notato che quanto più siamo in ritardo, tanto più si moltiplicano gli imprevisti? Dimostrazione del fatto che lo stress che provate si diffonde nel mondo e vi ritorna indietro in maniera amplificata.
Partite con più anticipo, non accavallate gli impegni e non incastrate gli appuntamenti. Vi porterà solo stress. Meglio fare meno cose in una giornata, ma in modo più sereno.
2) BLOCCARE LA RABBIA ALTRUI:
Se siamo in macchina e qualcuno ci suona il clacson freneticamente perché è scattato il verde e noi non siamo partiti all'istante, cerchiamo di non arrabbiarci mandandolo a quel paese. Blocchiamo la sua isteria, non la diffondiamo giocando al suo stesso gioco. Facciamogli un cenno di scusa, sorridiamogli ed andiamo avanti per la nostra strada.
Magari questo lo sorprenderà o forse non gli cambierà nulla, ma noi avremo sicuramente evitato di stressarci inutilmente e soprattutto non avremo diffuso la sua rabbia.
3) DEDICARE PIU' TEMPO A SE' STESSI:
Al giorno d'oggi non è facile, ma è sempre più necessario.
Prendersi del tempo per rilassarsi con un bagno caldo, una lezione di yoga, una corsetta al parco, un riposino pomeridiano (per chi se lo può permettere), ascoltando della musica classica... fermarsi un attimo, in qualsiasi modo si voglia, per recuperare le energie mentali e fisiche.
In questo modo migliora la propria vita, il modo di approcciarsi agli altri e di conseguenza migliora anche la vita degli altri.
Avevo un capo che era perennemente di corsa, stressato e isterico. Si rivolgeva ai suoi dipendenti in modo arrogante e a volte anche maleducato, perché "non aveva tempo per fare giri di parole".
Tutti in quell'ufficio, me compresa, erano terrorizzati dal suo modo di fare, non sapevano mai come avrebbe reagito e spesso evitavano il confronto per paura di avere un urlo di rimando. Sapeva solo correggere e rimproverare, mai lodare per un lavoro ben realizzato, perché pensava che altrimenti ci saremmo adagiati.
Lui non aveva rispetto per noi e di conseguenza noi non nutrivamo stima per lui.
Come credete si lavorasse in quell'ufficio? Quante persone credete siano andate via in un anno?
Visto in prospettiva, quell'ufficio è una miniatura del mondo. In un ambiente non sano, non si vive bene. In un mondo frenetico, crescono generazioni frenetiche.
Iniziamo ad abbassare i toni, a rilassarci e a provare a vivere in modo più sereno. La nostra pace arriverà agli altri e forse (anzi, azzarderei un "sicuramente") così vivremo in un mondo migliore.
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