mercoledì 29 ottobre 2014

Cena di Halloween

Ebbene si... siamo già ad Halloween!! 
Le festività scandiscono un po' il passare del tempo, non è vero? Ci si rende conto di come vola quando ne festeggi una ma ti sembrava di aver appena archiviato la precedente. 

A parte questo dettaglio, ADORO le feste comandate. Per milioni di motivi. Perché sono una tradizione, perché riuniscono amici e parenti, perché portano gioia ai bimbi e quindi a tutta la famiglia e infine perché rendono speciali ed uniche delle giornate altrimenti uguali a tutte le altre dell'anno.

Se per Halloween avete in mente di fare una cena tra amici, ma non avete voglia di passare tutto il pomeriggio in cucina o semplicemente non avete tempo a sufficienza per realizzare cose troppo elaborate, vi propongo il mio menù. Semplice, buono, facile da realizzare e di sicuro successo. Ingrediente principale: la compagnia dei vostri amici.

ANTIPASTI: 

Caprese di Halloween
Ingredienti per 6 persone:
- Basilico q.b.
- 500 gr di Bocconcini di Mozzarella
- Olive verdi denocciolate
- 500 gr di Pomodorini
Preparazione:
Adagiate le foglie di basilico (opportunamente lavate) sul piatto da portata e realizzate gli strati superiori secondo quest'ordine: mezzo pomodorino, mezzo bocconcino, mezza oliva.
Un filo d'olio e la ricetta è pronta! Semplicissima ma buonissima.



Uova-Ragno
Ingredienti per 6 persone:
- 6 Uova
- Olive nere denocciolate
Preparazione:
Fate bollire le uova fino a renderle sode e una volta raffreddate, togliete il guscio e tagliatele a metà. Infine adagiate mezza oliva nera al centro per creare il corpo del ragno e piccole fettine per le zampette. Et voilà!
Consiglio: create una salsa rosa da accompagnare alle uova, mischiando maionese e ketchup come preferite.



PRIMO:
Risotto zucca e gorgonzola
Ingredienti per 6 persone:
- 450 gr di Riso
- Zucca (una intera)
- Gorgonzola (una confezione)
- 3 spicchi d'Aglio
- Olio q.b.
- Sale q.b.
- Prezzemolo q.b.
Preparazione:
Cercate di tagliare la zucca come in foto, andando poi a scavare l'interno che servirà da condimento al risotto.
Fate soffriggere l'aglio in un pò d'olio all'interno di una pentola capiente e successivamente aggiungete i cubetti di zucca. Fate cuocere a fuoco medio-basso, col coperchio, per circa mezz'ora o comunque il tempo necessario affinché la zucca sia morbida (dipende dalla grandezza dei cubetti, quindi controllate con una forchetta). Se notate che si sta attaccando al fondo della pentola, aggiungete un po' d'acqua e girate. Infine salate.
In un pentolino a parte fate bollire il riso in acqua salata, fino a raggiungere metà cottura. Quindi scolate ma conservatene l'acqua. Unite il riso alla zucca e continuate fino ad ultimare la cottura. Aggiungete un po' di acqua di cottura se vedete che il risotto si secca troppo.
Spegnete il fuoco ed aggiungete i cubetti di gorgonzola ed il prezzemolo tritato. Girate fino a vedere che il formaggio si scioglie leggermente ma non troppo.
Presentate il risotto all'interno della zucca, in questo modo farete un figurone con un piatto super semplice!

SECONDO:
Polpettone stregato
Ingredienti per 6 persone:
- 600 gr di Carne macinata
- 6 Uova
- Latte
- 3 fette di Pane casareccio
- Provola (a piacere)
- Dadini di prosciutto cotto (due confezioni) (oppure 4 wurstel)
- 6 Patate
- Sale q.b.
Preparazione:
Ho scelto il polpettone perché la sua composizione permette di creare qualsiasi tipo di forma, basta un po' di fantasia. Preparatelo in modo tradizionale e poi dategli la forma di una mano mozzata ad esempio, o quella di una tomba, se vi sembra più semplice.
Bagnate il pane nel latte finché non si inzuppi completamente e poi riducetelo a brandelli in una ciotola a cui aggiungerete le uova, la carne macinata, i cubetti di cotto (o i wurstel tagliati a rondelle), dadini di provola e un pizzico di sale. Lavorate con le mani fino ad ottenere un composto compatto e create la forma desiderata.
Ponete in una teglia e contornate di patate tagliate a tocchetti mediamente sottili. Infornate a 200 gradi per circa mezz'ora (anche qui, controllate sempre personalmente perché in base alla forma del polpettone ci potrebbe mettere più o meno tempo a cuocersi).
Il risultato finale potrebbe somigliare a qualcosa del genere.


Per quanto riguarda il dolce, mi dispiace deludervi ma devo confessarvi che così come amo cucinare pietanze salate (e mi riesce pure bene, modestia a parte), non amo preparare i dessert (e le volte che ci ho provato ho anche fallito). Quindi in questo caso sarei per un acquisto in pasticceria! :) 
O, ancora meglio, fate in modo che se ne occupino i vostri ospiti!

Infine, ecco qualche ispirazione per la tavola. Ce n'è per tutti i gusti, ma il minimo comune denominatore è la variante cromatica: rigorosamente arancione e nero!
Buon Halloween a tutti!!






martedì 28 ottobre 2014

Cosa NON Deve Mancare Nel Guardaroba Autunno-Inverno 2015

Le mode vanno e vengono... ritornano dagli anni passati e poi di nuovo spariscono via e diventa di tendenza la moda opposta.

In 32 anni di vita ho visto il trionfo della zampa d'elefante poi tristemente battuta dal pantalone a sigaretta, la vittoria della vita alta, poi di quella bassa (anche bassissima) e infine di nuovo di quella alta, dell'ombelico scoperto e poi rigorosamente coperto a favore però di generose scollature, degli stivali appuntiti, poi a punta tonda e infine una via di mezzo. Quante giacche "si sono portate" negli inverni della mia vita... ricordo il chiodo e il famosissimo Barbour (che se non ce l'avevi eri assolutamente out). 
Quando sei adolescente seguire la moda è praticamente un obbligo, tanto che distaccarsene a volte può significare rimanere emarginati dal giro di amicizie.

Solo quando superi quella fase, ecco che nell'armadio cominciano a farsi spazio capi intramontabili, quelli che sono al di sopra delle mode del momento, quelli che rimarranno sempre attuali, le pietre miliari del fashion, dal gusto classico.
Vediamoli un pò e scopriamo se il vostro guardaroba invernale è a posto o necessita di qualche integrazione!!

- MAGLIA IN CASHMERE. Bellissima se a collo alto, con scollo a V, ma anche nei tagli più originali, questo capo non morirà mai. E' caldo, di ottima qualità e molto bon ton con il suo classico motivo a treccia. In centro a Milano ne ho visti di tutti i colori, anche pastello e sono deliziosi. Va bene per il lavoro, sopra ad un jeans, per una passeggiata in centro, ma anche per una cena con gli amici se ci abbinate una bella collana e una giacchetta trendy.


- TUBINO NERO. Qui non c'è bisogno di spiegazioni, bisogna averlo, punto. E' eleganza, sobrietà, raffinatezza, rende la donna sexy e mai volgare. Tutte le case di moda ne propongono una propria versione ogni anno, quindi se ancora non l'avete... provvedete! La versione blu è anche molto elegante e permette di variare dal solito nero (occhio alle scarpe che ci abbinate però!) mentre quella rossa è un po' più aggressiva ed è perfetta per attirare l'attenzione.


- CAMICIA, TAGLIO CLASSICO. Stavo per aggiungere l'aggettivo "bianca" ma poi ho pensato che in fondo il colore non conta. La camicia ultimamente sta cedendo il passo alle maglie in cotone (ed io devo ammettere essere la prima a servirmene) perché queste ultime sono più comode sotto ai maglioni. Com'è bello però veder spuntare sotto ad un pullover il colletto di una camicia, piuttosto che il girocollo di una t-shirt... è molto più chic, diciamoci la verità.


- PELLICCIA. Ce l'avevano la mia bisnonna, mia nonna e mia mamma e scommetto che anche tutte le generazioni prima di voi ne possedevano una. Adesso ne fanno di tantissimi modelli e colori e (volendo) tutti rigorosamente sintetici... anche se non sembra! E' questo il bello delle pellicce di oggi rispetto a quelle di una volta: non si sacrificano gli animali! Un punto in più per questo capo che ne ha già tanti dalla sua parte.


- TAILLEUR. Ideale per un colloquio o riunioni di lavoro ma adatto anche a cerimonie formali come una cresima o una comunione. Abbinando il completo ad una borsa un po'  particolare si farà un figurone! 



- DECOLLETE'. Si pronuncia "Decoltè" ed è la scarpa classica che una donna può usare in milioni di occasioni. E' perfetta sotto un jeans o una gonna, abbinata ad un tailleur e al tubino. Sta bene sempre, sta bene ovunque. Di camoscio, in pelle o in vernice, di qualsiasi colore voi vogliate, arricchita dal plateau o col semplice tacco a spillo, open toe o chiusa... è il simbolo della femminilità e rende le gambe bellissime, anche a chi perfette non le ha.



- VESTITINO IN LANA. Per variare un pò, invece del solito maglione e pantaloni, un vestitino in lana taglio classico, abbinato a calze o leggins particolari, fa sempre il suo effetto. E' un capo di ultima generazione, nel senso che ha fatto il suo ingresso non troppi anni fa, ma la sua versatilità lo fa entrare a pieno titolo nella classifica.


Adoro i capi di tendenza, ma credo che a volte per essere belle ed adeguate in ogni occasione basterebbe indossare un capo evergreen. La moda passa, infatti, ma il capo classico resta. E soprattutto, risponde perfettamente alla domanda che tutte noi ci facciamo prima di uscire, davanti l'armadio: "che cosa mi metto?".
Ecco perché nel mio guardaroba, accanto a qualche capo di tendenza, ne ho tanti altri intramontabili!


lunedì 27 ottobre 2014

La Tua Spa a Casa

Alzi la mano chi non ama andare alla spa! Chi non vorrebbe, almeno una volta a settimana, un massaggio rilassante, immergersi in una calda vasca termale, farsi coccolare da mani esperte che si prendano cura di mente e corpo, mentre tutto lo stress scivola via cedendo il posto ad un profondo senso di beatitudine?


Andare nei centri benessere però non è una cosa che solitamente si fa ogni settimana, ed è un vero peccato, diciamoci la verità. Ecco perché ho pensato che tutte le donne dovrebbero avere una spa a casa, un piccolo angolo di paradiso facile da raggiungere (perché è nel proprio bagno), che costi poco (perché prevede l'utilizzo di ingredienti naturali che avete già in cucina) ma che, proprio come un vero centro benessere, rilassi la mente, dia benefici al corpo ed elimini lo stress.



1. BAGNO RELAX:

Siamo donne: abbiamo una casa da mandare avanti, i figli da educare e da seguire, un marito da coccolare e magari un lavoro che ci impegna gran parte della giornata. Un bagno rilassante alla sera è un nostro diritto inalienabile. Quando la famiglia è stata sfamata, i ragazzi sono a letto, la cucina è pulita ed il marito sta guardando il suo film preferito... quello è il nostro momento. 
Rendiamolo speciale così: musica classica o chill out in sottofondo, luci spente, qualche candela profumata a bordo vasca (o in posti strategici del bagno se avete paura di bruciarvi!).
Nell'acqua calda aggiungiamo qualche cucchiaio di sale marino o di bicarbonato di sodio, che hanno proprietà drenanti, detergenti e purificanti, qualche goccia di olio essenziale di lavanda, che aiuta il rilassamento, qualche goccia di olio di cocco, che ammorbidisce la pelle e la idrata. Infine, potete scegliere di aggiungere del latte: l’acido lattico aiuta a rimuovere le cellule morte e lenisce la pelle irritata. 
Provate a ritagliarvi 20 minuti, una sera a settimana, per questo trattamento e vedrete come la vostra pelle resterà morbida nonostante l'avvicinarsi dei freddi mesi invernali che solitamente tendono a seccarla.



2. SCRUB CORPO:

Provate questa semplicissima ricetta: unite al fondo del caffè rimasto nella caffettiera, un po' di zucchero di canna e dell'olio d'oliva in modo da avere una pasta uniforme. Et voilà... uno scrub naturale che elimina delicatamente le cellule morte! Il profumo è buonissimo, ma se non siete amanti del caffè potete sostituire il mix precedente con quest'altro: succo d'arancia rossa, olio di cocco, bicarbonato di sodio e zucchero di canna. E vedrete che morbidezza!



3. SCRUB VISO:

Lo sapevate che l'ananas è una meravigliosa fonte di antiossidanti, è ricco di vitamina C e di potassio? Perfetto da applicare sulla pelle per eliminare le impurità e l'eccesso di sebo e infine per aiutarla ad essere più pulita e luminosa. Mettete qualche fetta in un mixer per creare una polpa non troppo liquida, mischiatela con dello zucchero di canna e qualche goccia di olio di argan. Ecco a voi un fantastico e profumatissimo scrub per il viso!



4. MASCHERA RISTRUTTURANTE PER CAPELLI:

Sia che voi abbiate la cute grassa o secca, di sicuro alle lunghezze vostri capelli (ed ancor di più alle punte) non dispiacerebbe un bell'impacco ristrutturante. Per ridurre le doppie punte, rafforzare i fusti e rendere la chioma più forte e lucida. 
Unite a mezzo avocado, 2 uova intere, un cucchiaio di miele ed uno di olio d'oliva. Mischiate tutto insieme ed applicate sui capelli umidi e ancora sporchi per 20 minuti. Durante il tempo di posa i capelli dovrebbero essere raccolti con una molletta e coperti da una cuffia per doccia (come quelle che vi danno negli hotel) in modo che le proprietà agiscano ancora meglio. Quindi, risciacquate e lavate i capelli. 
Nota: chi ha capelli fini o una capigliatura povera deve sostituire il cucchiaio di miele e di olio d'oliva con un cucchiaino per entrambi.




5. MASCHERA RIEQUILIBRANTE PER IL VISO: 

Spesso le creme non bastano a prendersi cura della nostra pelle e con l'arrivo dell'inverno il nostro viso ha bisogno di una dose di idratazione in più, essendo esposta al freddo e quotidianamente ricoperta di make-up.
Provate questa maschera facile facile: schiacciate con una forchetta la polpa di una banana matura ed aggiungeteci dello yogurt bianco (che tonifica e rinfresca la pelle) e un cucchiaino di miele (che la rende più elastica e soda). Dovrebbe risultare un composto omogeneo e non liquido, ideale da spalmare sul viso. 
Lasciate agire per 15 minuti e poi risciacquate. Per un effetto illuminante, aggiungete al composto il succo di mezzo limone, mentre per le pelli particolarmente secche aggiungete un cucchiaino di olio d'oliva che oltre tutto ha proprietà antiage.



6. MASSAGGIO ANTICELLULITE:

Se proprio volete un rimedio forte contro la cellulite, i fanghi sono la soluzione ideale. Ma non ho la pretesa di dirvi come prepararlo in casa... questo preferisco lo compriate in erboristeria.
Un rimedio più soft, ma molto efficace se usato con costanza (l'ideale sarebbe ogni sera prima di andare a dormire) è applicare un mix di oli sulla parte interessata, per aiutare la pelle a rimanere elastica e per riattivare la circolazione sanguigna e quella linfatica, in modo che l'effetto "a buccia d'arancia" si riduca e la pelle risulti più tonica.
Unite all'olio di mandorle dolci delle gocce di olio essenziale di cipresso (che ha un forte effetto diuretico e drenante ed è ottimo per rinforzare i capillari delle gambe) e praticate un auto massaggio dal basso verso l'alto. Mi raccomando: non usate l'olio essenziale di cipresso da solo, perché essendo molto concentrato potrebbe provocare arrossamenti o irritazioni, ma abbinatelo sempre ad un olio vegetale.
Esistono tanti oli essenziali, ognuno con delle ottime proprietà (e profumazioni)... chiedete consiglio al vostro erborista di fiducia in base alle vostre esigenze.



sabato 25 ottobre 2014

Allattamento Naturale o Artificiale? La Mia Esperienza

Prima che nascesse Matteo immaginavo l'allattamento come un momento unico nella vita. Non vedevo l'ora di vivermelo appieno, per questo avevo una gran paura di avere poco latte e di non potermi godere questa esperienza magica a due.

In effetti durante i suoi primi giorni di vita la montata stentava ad arrivare e per calmare il suo appetito (è sempre stato famelico) dovetti chiedere in ospedale aggiunte di latte artificiale. Vedevo altre mamme usare il tiralatte e riempire interi biberon mentre io facevo fatica a farmene uscire 5 ml e questo mi faceva sentire in un certo senso "inferiore" a loro, era stressante per me, e deprimente.
Poi, una volta tornati a casa, finalmente la montata arrivò. Avevo tanto latte da dargli, le magliette mi si bagnavano e il mio seno era duro e gonfio. Finalmente potevamo cominciare il nostro allattamento ed io ero felicissima.

Non so però cosa successe in effetti... ma Matteo trovava difficoltà ad attaccarsi. Forse perché ormai si era abituato alla tettarella del biberon e succhiare dal mio seno gli faceva più fatica, fatto sta che si agitava in continuazione, mi mordeva e soprattutto con le sue unghiette mi graffiava tutto il petto.
Per me era una tortura. E forse anche per lui.

L'allattamento non era proprio come l'avevo immaginato. Avevo dipinto nella mia mente quel momento in modo così fiabesco... vedevo me seduta su una sedia a dondolo, con lui tra le mie braccia che succhiava beatamente e una musica classica in sottofondo.
Sarebbe dovuto essere così e non una lotta per farlo star fermo, un continuo mal di testa e capezzoli doloranti.


Iniziai così ad attaccarlo a me solo durante il giorno, aiutata dai para capezzoli e da mia mamma (se vi dico che lei teneva ferme le mani di Matteo mentre io gli "bloccavo" la testa, non sto affatto scherzando) mentre la notte preferivo riscaldargli il latte artificiale, per comodità di entrambi e maggiori ore di sonno.

Questo però mi portò piano piano a perdere il latte e nel giro di un mese e mezzo a non averne più.
Ho pianto tanto per questo, mi sono sentita in colpa, pensavo di aver sbagliato tutto e che questo mio errore avrebbe per sempre segnato la sua vita... ero stata una mamma incapace di allattare suo figlio. Perché tutte ci riuscivano ed io no?

Poi mi sono rassegnata e ne sono venuta fuori grazie alle esperienze di tante altre donne che, come me, avevano allattato per poco tempo, chi per un motivo chi per un'altro.
Ragazze che avevo conosciuto al corso pre parto che a causa delle ragadi avevano sofferto le pene dell'inferno, colleghe a cui addirittura era arrivata la mastite, amiche che avevano figli così affamati che il loro latte non bastava, addirittura mia suocera mi ha confessato di non essere riuscita a dare neanche una goccia del suo latte a mio marito, eppure potevo ben vedere com'era cresciuto sano e forte.
Insomma, iniziai a capire che la cosa importante era che mio figlio avesse preso, anche se solo per un po', il mio latte e che tutte le sue proprietà gli fossero in qualche modo arrivate.

E volete sapere una cosa? Ho ricominciato a vivere. Le sue poppate diventarono più regolari, il suo sonno più profondo, piangeva molto meno e in un certo senso lo vedevo più soddisfatto e felice. Se quel momento stressava entrambi... perché continuare a star male?

Certo, non vi sto consigliando di gettare la spugna subito ma, se avete delle difficoltà, di tentare fino a che la cosa fa star bene voi e il vostro bambino.

E se anche voi avete avuto un'esperienza simile alla mia, forse potrà aiutarvi la lista dei pro che compilai:
- Posso uscire una sera con mio marito perché mia madre può scaldargli il latte e darglielo al posto mio.
- Posso ricominciare a fare sport (chi allatta molte attività non le può fare).
- Posso mangiare e bere quello che voglio senza preoccuparmi che arrivi a lui.
- Dormiamo tutti di più la notte.
- Abbiamo ritmi più regolari di giorno.
- I momenti insieme sono solo pieni di gioia e serenità.

Vi sembra poco?

A tutte le donne che mi stanno leggendo auguro un allattamento lungo e sereno, ma se nel caso non dovesse essere così, sappiate che non siete sole e che in fondo... non è poi questa gran tragedia.


venerdì 24 ottobre 2014

La Casa Ideale

Io e Stefano ci siamo trasferiti nella casa attuale quando ero incinta di 7 mesi. Per fortuna cucina e bagni erano ristrutturati ed attrezzati quindi all'inizio siamo riusciti a sopravvivere con i pochi mobili che avevamo portato dall'appartamento precedente (un attico delizioso con caminetto in centro a Milano... quanto mi manca!) più un gigantesco letto nuovo.
Poi è nato Matteo ed ovviamente il tempo per arredare casa non l'avevamo, ma piano piano abbiamo comprato la parete attrezzata del soggiorno, l'armadio e i comodini della camera matrimoniale e tutto il necessario per la cameretta di nostro figlio.
I quadri, gli specchi, il tavolo da pranzo in salotto, l'allestimento dell'ingresso, le lampade... sono cose arrivate dopo.

Recentemente ho fatto altri cambiamenti, ma credo che il lavoro non sia ancora terminato... e in tutto questo sono passati già 2 anni.
Per quanto mi riguarda non credo che una casa si arredi totalmente prima di entrarci, anzi solo vivendoci le si può dare una forma familiare, è un lavoro in continuo divenire.

Sia che voi abbiate preferenza per l'arredamento moderno, provenzale, antico, classico o etnico, qui sotto vi riporto ciò che secondo me non dovrebbe MAI mancare in un appartamento ideale.
E' con queste idee in mente che un giorno, quando compreremo casa, mi farò ispirare.
Perché una cosa è arredare una casa in affitto per renderla bella finché ci vivi... e un'altra cosa è arredare una casa di proprietà, che vuol dire costruirla come vuoi tu, a tua immagine e somiglianza, realizzandola nei minimi dettagli in modo che rispecchi la personalità della tua famiglia.


CABINA ARMADIO: E' il sogno di tutte le donne... aprire quelle ante e trovarsi di fronte a pareti interamente ricoperte da scarpe ed abiti di ogni genere. Ma lasciando stare i sogni alla "Sex and the City", la cito perché è davvero una soluzione intelligente. 
Innanzitutto tiene lontani gli odori delle calzature dalla stanza da letto, in secondo luogo rende la camera matrimoniale più ampia perché la libera dell'ingombro di armadi e cassettiere, infine fa in modo che la stanza sia più ordinata perché non si troveranno mai abiti sparsi in giro.


CUCINA CON ISOLA: E' sempre stato un mio pallino, forse perché il piano d'appoggio centrale presuppone che la stanza sia abbastanza grande o forse perché, avendo la passione per la cucina, l'isola mi permetterebbe di avere spazio a sufficienza per impastare, frullare, centrifugare, tritare nonché avere tutti i miei attrezzi a portata di mano. Fatto sta che, anche se non indispensabile, è un vero plus in una casa come si deve.


VASCA IDROMASSAGGIO (MAGARI DOPPIA): Dopo una dura giornata di lavoro o dopo aver rincorso tuo figlio ovunque per ore, non c'è niente di meglio che concedersi una pausa rilassante in una grande jacuzzi, magari con candele profumate e musica lounge in sottofondo... qualsiasi stress passa via in un secondo! E solo per questo motivo è da annoverare tra le cose da avere assolutamente in casa.


STANZA LAVANDERIA: Non avevo mai pensato fosse importante, da dove vengo io i vestiti si stendono fuori al balcone e si asciugano in mezza giornata, ma al nord purtroppo le rigide temperature invernali non lo permettono. Mi sono ritrovata quindi ad asciugare gli abiti umidi in mezzo al corridoio, con conseguente disagio per il passaggio ed ovvio scempio per gli occhi. 
Adesso so cosa voleva dire mia suocera quando mi consigliava di cercare una casa con una stanza in più per la lavanderia! Un'ambiente unico che ospiti lavatrice, asciugatrice, appendiabiti, armadi per i detersivi, asse da stiro, cestini in vimini per la biancheria... l'occorrente non è proprio poco ed avere una camera dedicata è una grande comodità. Diciamoci la verità: un bagno senza lavatrice o ripiano per i detersivi è sicuramente un bagno più chic.


CAMINETTO/PARETE IN PIETRA: Queste sono due "chicche", assolutamente non indispensabili ma troppo belle! Il camino rende la casa calda ed accogliente in un baleno... immaginatevi accanto al fuoco, mentre bevete un po' di vino rosso in attesa che la cena sia pronta, o a guardare un film accoccolate a vostro marito mentre scoppietta lì accanto. Per un anno noi l'abbiamo avuto... e ci abbiamo anche fatto il barbecue!!
La parete in pietra mi piace perché da importanza alla casa, le da solidità. Meglio ancora solo un dettaglio come una colonna o un arco... e subito il valore dell'immobile sembra più alto!


AMBIENTE ESTERNO: Che sia un terrazzo o un giardino, un orticello o un balcone, uno sfogo esterno è fondamentale. D'estate ci si può pranzare fuori, dà la possibilità di piantare fiori e spezie, quando la giornata lo permette ci si può rilassare a prendere il sole o anche solo un tè con le amiche. Anche se a livello di gestione e manutenzione è abbastanza impegnativo, uno spazio esterno privato è un plus non indifferente.


SALA CINEMA: Ok, adesso sto esagerando, quest'ultimo punto non è assolutamente fondamentale... ma se chiedete a mio marito vi dirà di si! Per gli appassionati di cinema (o per chi ci lavora) avere uno spazio comodo dove rilassarsi e vedere film è indispensabile. Lasciando stare però la pretesa di una sala cinema (che mi sembra un po' troppo), un salotto con un grande plasma e divani larghi e comodi credo sia meraviglioso, soprattutto quando inviti amici a cena o se hai una famiglia numerosa. Cosa c'è di meglio che passare una serata tutti insieme in un posto come questo sgranocchiando pop corn?

giovedì 23 ottobre 2014

Il Mio Workout


Sono sempre stata una ragazza abbastanza sportiva. Fin da piccola ho praticato qualsiasi tipo di sport, in maniera amatoriale: pattinaggio, pallavolo, ginnastica artistica, tennis, nuoto e infine da adolescente danza moderna, corsa e palestra.

Ora che sono una mamma ho ovviamente meno tempo da dedicare a me, ma non per questo rinuncio ad allenarmi... basti pensare che ho fatto acquagym fino all'ottavo mese di gravidanza e al 40esimo giorno di vita di Matteo ho ricominciato un corso di yoga!

Certo, la mia routine sportiva si è totalmente stravolta... prima dalle 19 alle 20:30 non c'ero per nessuno, ora è il momento più caldo della giornata tra bagnetto, pappa e nanna di mio figlio!

Fino a poco tempo fa mi sembrava una cosa naturale praticare sport quotidianamente, ma ultimamente ho conosciuto donne (soprattutto mamme) che hanno smesso di farlo, iniziando a trascurarsi un po' a favore dei figli e della famiglia.

Ecco perché oggi voglio incoraggiare tutte loro a prendersi cura di se stesse e a non usare scuse come "non ho tempo", "sono troppo stanca", "non ne ho più la voglia" perché:

1) Il tempo si trova, ve lo assicuro. Se andare in palestra vi spaventa perché pensate di perdere troppo tempo, provate a comprare da Decathlon un tappetino e due pesetti. Una mezz'ora/tre quarti d'ora a giorni alterni per allenarvi in camera vostra o in salotto credo ve la possiate prendere (e soprattutto ve la meritate). Oppure mettetevi le scarpe da ginnastica, scendete sotto casa e fate una corsetta di mezz'ora.

2) La stanchezza è nella vostra testa. Non vi sto dicendo che non è vero che siete stanche, ma vi assicuro che muovervi un po' vi scaricherà dallo stress (ossia dalla "stanchezza mentale" che ci fa credere di essere stanche anche fisicamente).
3) La voglia vi torna appena iniziate a vedere i risultati. Appena vostro marito vi fa un complimento perché quella gonna vi sta davvero bene, appena la bilancia vi dice che avete perso un chilo, appena comprate un capo di una taglia in meno.

Infine ecco il mio workout settimanale, se per caso state cercando un'ispirazione su cosa fare quest'inverno.

- LUNEDI': 30 min di nuoto + bagnoturco

- MARTEDI': 1h di corso in palestra (gag o total body)
- MERCOLEDI': 30 min di nuoto + bagnoturco
- FINE SETTIMANA (sabato o domenica): partita di tennis con mio marito (1h) oppure 30 min di spinning (a casa ho una spin bike)

Il nuoto è uno degli sport più completi e a me piace perché scioglie anche i grassi, grazie al massaggio dell'acqua. L'attività aerobica invece (palestra, tennis, spinning) allena la struttura muscolare in modo più intenso e mi piace perché mi mantiene tonica.

Vi chiederete come mai concentro tutto il mio allenamento ad inizio settimana. Semplice: sono i giorni in cui mio figlio è al nido ed ho la mattina libera.

Questo per dimostrarvi che ognuna di noi ha una routine familiare, degli impegni e delle esigenze, ma basta imporsi di includere un allenamento quotidiano (anche minimo) tra le cose da fare ed il gioco è fatto. Se lavorassi ci andrei in pausa pranzo. Basta un piccolo impegno iniziale. Basta volerlo.

mercoledì 22 ottobre 2014

Come Affrontare I Terribili 2 Anni

Mio figlio ha da poco compiuto 21 mesi (1 anno e 9 mesi per intenderci) ed è nel pieno della fase dei "NO", del "E' MIO!" e dei capricci per qualsiasi cosa con tanto di sceneggiata a pugni stretti e piedi che battono a terra.
Con qualsiasi mamma io parli trovo che, nonostante i bambini abbiano caratteri diversi, vengano da famiglie eterogenee ed abbiano ognuno routine ed esperienze diverse, TUTTI attraversano questo periodo. E tutte le mamme me lo confidano con la stessa espressione di sconforto e stanchezza, alzando gli occhi al cielo come per cercare un sostegno dall'alto.

La fase dei "terrible two" (i terribili 2 anni) inizia verso i 18 mesi e si conclude intorno ai 3 anni... quindi dobbiamo tenere duro per circa un anno e mezzo! Durante questo periodo il ruolo del genitore è DELICATISSIMO. E' importante non fare sbagli (almeno non troppi) perché segneranno la crescita di nostro figlio.
Tante volte a me succede di perdere la pazienza (anche noi mamme siamo esseri umani) e di urlare a mio figlio, o di dargli una piccola sculacciata ma io per prima so che se riuscissi a mantenere la calma, avrei strumenti di gran lunga migliori a disposizione.
Vediamoli insieme:

  1. ASCOLTIAMO il nostro bambino. Anche se non sa ancora esprimersi, sicuramente riusciamo a capire le sue intenzioni, quindi mostriamoci interessati a lui quando richiama la nostra attenzione, anche se siamo al computer, stiamo cucinando o siamo impegnati in qualcos'altro. Dev'essere frustrante per lui, che già non sa parlare, vedere che non ci giriamo dalla sua parte quando cerca di dirci qualcosa.
  2. PARLIAMO con amore. Quando fa i capricci cerchiamo di spiegargli perché ha sbagliato, perché non si fa e rassicuriamolo sul fatto che in ogni caso lo amiamo. Non lo ammoniamo con frasi del tipo "sei stato cattivo!" oppure "sei il solito monello" perché in questo caso giudichiamo il suo modo di essere etichettandolo in modo negativo. Inoltre a furia di dirglielo, si sentirà tale e continuerà a comportarsi male. La giusta alternativa è qualcosa del tipo "Adesso non ti sei comportato bene, mamma non è contenta di quello che hai fatto". In questo caso stiamo sottolineando un comportamento sbagliato, che è limitato a quell'occasione particolare, a quell'azione specifica e che non va quindi a ledere l'identità del bambino.
  3. NO agli URLI e alle BOTTE. So che spesso le mani ci prudono e il tono di voce sale senza che ce ne rendiamo conto... in questo caso allontaniamoci per un attimo, contiamo fino a 10 e ripetiamo a noi stesse "è ancora piccolo, sono io a dovergli insegnare le cose, sono il suo esempio". Quindi torniamo da lui e affrontiamo il momento di crisi con più calma. I bambini imparano per imitazione, quindi se usiamo la violenza risponderanno con la violenza, se alziamo i toni lo faranno anche loro. 
  4. FACCIAMOLO SENTIRE IMPORTANTE. Se lavoriamo e lui trascorre la maggior parte della giornata al nido o con una baby sitter, sfruttiamo i momenti insieme nel miglior modo possibile. Giochiamo con lui, facciamoci coinvolgere nelle sue attività, facciamoci raccontare cos'ha fatto durante la giornata e ritagliamoci degli spazi solo nostri. Io con Matteo vado ad un corso di musicalità, lo porto in piscina a nuotare, spesso mi siedo al centro della sua stanza e mi dico "questo pomeriggio è tutto per lui". Così si sentirà amato e considerato... premesse fondamentali per farlo crescere sicuro di sé.
  5. Insegniamogli il valore della parola SCUSA. E' ancora piccolo per capirne il significato profondo, ma non è mai troppo presto per inserire questa parolina nel suo vocabolario. Facciamogli capire che questa parola (o in alternativa un abbraccio, un bacio o una carezza) è un modo per rimediare ad un errore fatto, per modificare un comportamento sbagliato in modo positivo, per comunicare agli altri che gli dispiace e non lo farà più.
  6. CASI ESTREMI. Quando un bambino vuole salire in piedi su una sedia o mettere in bocca il flacone del detersivo, quando non vuole essere legato in macchina o vuole giocare con un coltello, non ci sono giri di parole... ci vuole un secco NO. Senza urlare, semplicemente dirgli NO guardandolo dritto negli occhi. Poi, quando sarà lontano dal pericolo, possiamo anche spiegargli perché siamo stati così duri e diretti e quali sarebbero state le conseguenze della sua azione. Spesso però capita che la proibizione lo porti a desiderare ancora di più quella cosa quindi personalmente ho adottato un metodo che non piacerà alla vecchia generazione di mamme ma che io ho trovato molto efficace: fargli sperimentare in modo sicuro il pericolo. Quindi fargli toccare piano piano il coltello e fargli sentire che punge, inclinare leggermente la sedia per fargli vedere che potrebbe cadere, fargli sfiorare una cosa che scotta... così il bambino scopre sulla propria pelle il pericolo ma, essendo sotto la nostra supervisione, non corre in effetti alcun pericolo reale. Meglio così che un bambino che di nascosto ci disobbedisce con conseguenze molto più gravi.
  7. NON PRENDIAMOLA SUL PERSONALE. Anche se ci viene da pensare che ci provochino apposta, non è così! O meglio... le loro intenzioni non sono negative, stanno semplicemente affermando il loro carattere e spesso neanche loro non sanno cosa vogliono. Ma è vero che vogliono vedere fino a dove arriva la nostra pazienza, in un certo senso ci mettono alla prova per testare il nostro amore per loro, ma nelle loro azioni non c'è alcuna forma di cattiveria. Cerchiamo di ripetercelo spesso.
Crescere un figlio non è facile e la possibilità di sbagliare è dietro l'angolo... io stessa faccio errori in continuazione nonostante mi impegni ad essere la madre migliore possibile. Ogni piccolo sbaglio però è una crescita anche per noi mamme, per capire quali sono i nostri limiti e scoprire cose di noi di cui neanche conoscevamo l'esistenza... i nostri figli nel bene o nel male ci rendono delle persone migliori!