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venerdì 19 giugno 2015

Il Mio Parto Naturale... Quasi In Acqua!


Chi mi conosce sa che non potrei mai fare il medico, l'osterica, l'infermiera o qualsiasi altra professione ospedaliera.
Svengo spesso durante un semplice prelievo; aghi, vene, sangue e quant'altro mi fanno una grande impressione; il solo pensiero di come funzionano gli interventi chirurgici mi fa rabbrividire e quando mio marito mi ha chiesto di fargli un ciclo di siringhe anti-dolorifiche, mi si sono rizzati i capelli ed ho dovuto dirgli "qualsiasi cosa ma non questo amore"!

Infine, per completare il quadro, ho una soglia del dolore moooooolto bassa.

Per questo, quando il mio ginecologo mi ha proposto il parto in acqua, all'inizio ero assolutamente contraria: con Matteo avevo già sofferto abbastanza nonostante l'epidurale... figuriamoci affrontare tutto senza alcun antidolorifico!

Eppure, non chiedetemi come, è riuscito a convincermi: il calore dell'acqua mi avrebbe rilassata, avrebbe aiutato la dilatazione e tutto sarebbe avvenuto in modo molto spontaneo e naturale. 
Ok, facciamolo, fidiamoci di lui... ma non ditegli che ho firmato anche per la parto analgesia! ;) Non si sa mai che qualcosa va storto ed il parto in acqua non fa per me... così ho preferito conservarmi l'alternativa.

Ma non voglio annoiarvi oltre con i preliminari, passo a raccontarvi la mia esperienza.

Venerdì 12 vado in clinica per un controllo di routine e... sorpresa! ho delle contrazioni ogni 10 minuti, meglio quindi tenermi la notte in osservazione.
In effetti la notte le contrazioni aumentano ed il dottore decide di "aiutarmi" con delle visite accurate e con dei farmaci che ammorbidiscono l'utero. Grazie a questi "stimoli" in effetti il dolore aumenta in intensità e frequenza. 
Notte insonne in clinica.


Alle 7:45 del mattino, con le contrazioni che ormai arrivano ogni minuto, entro nella sala parto "un nido per tre" (foto sopra) che ha questa grande jacuzzi calda, molto calda... mmm bellissima sensazione, così rilassante che tra una contrazione e l'altra mi addormento! :) Il programma non dovrebbe essere proprio questo, giusto? 

Eppure, mentre tutte le donne riescono a dare il meglio di loro nell'acqua calda, a me l'effetto soporifero ha il sopravvento e dopo due ore non mi sono ancora dilatata abbastanza. Sto per partorire, in fondo, dovrei almeno essere sveglia per godermi lo spettacolo!

Decidono quindi di farmi uscire dall'acqua e tutto avviene della mezz'ora successiva: la mezz'ora più intensa, più dolorosa, più impegnativa, più coraggiosa della mia vita. 
Ho pensato seriamente di non farcela, istintivamente avrei voluto mollare tutto e scappare, pensavo alle donne che partoriscono col cesareo e si ritrovano il proprio figlio bello pulito e senza traumi tra le braccia e in quel momento avrei voluto tanto essere una di loro.

Eppure ho resistito ed ho spinto ancora di più, per l'epidurale non c'era più tempo. Ormai c'ero quasi, mancava poco ed avrei abbracciato la mia piccola.
E così è stato. 
Ho sentito tutto, qualsiasi cosa, qualsiasi sensazione. Eravamo lì... io, mio marito e la mia piccola a combattere insieme (ok, mio marito ha lottato decisamente meno, ma avendo visto tutto scommetto abbia sofferto in un certo modo anche lui), ed abbiamo vinto!

Camilla è nata il 13 Giugno alle 10:04 del mattino ed io mi sono sentita come mai in vita mia.
Avevo vinto. Avevo vinto contro il dolore, avevo vinto contro la paura, avevo vinto contro la tentazione di farmi anestetizzare e soprattutto... ERA TUTTO FINITO in sole 2 ore e 15 minuti!! :)

La cosa ancora più sorprendente è stata il post parto: in pratica sono stata bene fin da subito! Non essendo stata anestetizzata non ho avuto tutti i postumi di mal di testa o febbre che ebbi dopo aver partorito Matteo e in pratica ero in piedi che ridevo e scherzavo già l'ora dopo.
Certo, avendo avuto l'episiotomia ho avuto qualche fastidio, (chi non deve farla non ha manco quello!) ma per il resto mi sentivo in paradiso... :)

A tutte le donne che non sanno come affrontare il loro parto, che hanno paura del dolore e che devono decidere quale strada prendere io dico: 
Dare alla luce il proprio figlio è l'esperienza più coinvolgente e sconvolgente della vita... e vale la pena viversela tutta, fino in fondo. 
Certo, il dolore si prova, ma poi si dimentica, e soprattutto si prova durante invece che dopo
Durante significa spingere meglio e mettersi in contatto col proprio corpo e il proprio figlio potendo, quando tutto è finito, essere libere di godervi il neonato in tutta salute!

venerdì 12 giugno 2015

Crea Delle "Tradizioni Di Famiglia"

Tra i tanti significati che racchiude in sé la parola FAMIGLIA, quello che adoro di più è: CONDIVISIONE.
Perché sono i momenti trascorsi insieme che "costruiscono la vostra storia" e rendono il vostro nucleo familiare così unico e speciale.

Se guardo indietro a quando ero bambina e adolescente, i momenti più belli che ricordo sono dei piccoli "rituali" che condividevo con i miei genitori e mia sorella. Piccoli, semplicissimi momenti che rafforzavano il nostro amore e la nostra unione e soprattutto mi infondevano tanta sicurezza e gioia.

La pizza del giovedì sera, rigorosamente cucinata dal mio papà; i ritorni in macchina la domenica pomeriggio ascoltando la nostra musica preferita ed allungando il tragitto se la cassetta non era ancora finita; i week-end di agosto, quando papà tornava prima dal lavoro, ci raggiungeva al mare ed andavamo a cena fuori per festeggiare lo stare tutti insieme... sono solo alcune delle tradizioni che ancora oggi mi scaldano il cuore al solo ricordo.

Ecco perché, appena i miei figli cresceranno un po' per apprezzarle, vorrò instaurare una serie di tradizioni di famiglia che possano infondere loro la stessa sicurezza e lo stesso senso di unione e appartenenza che ho sentito io da piccola.

Personalmente non vedo l'ora di iniziarle... eccone alcune, fatemi sapere se anche voi avete dei rituali e quali sono!

1) Create una MOVIE NIGHT una sera a settimana (o al mese)
Tutti accoccolati sul divano a mangiare pizza e pop corn guardando un film (magari Disney, perché è un classico!). Una volta ogni tanto sarà bello variare dalla solita routine della cena che vi vede tutti composti a tavola.


2) Durante le feste cucinate dolci e addobbate casa insieme.
E' bello trasmettere ai propri figli la magia delle ricorrenze, quali il Natale, la Pasqua, o Halloween e coinvolgere i bambini nella preparazione di torte e dolci, così come nella decorazione della casa, rafforza l'unione familiare perché insegna loro a fare qualcosa tutti insieme, divertendosi. 


3) Scrivete una lettera ai vostri figli ogni anno in occasione del loro compleanno.
Così quando saranno grandi le rileggeranno e sarà un momento molto commovente da vivere insieme. Scrivere è un modo per fermare il tempo e creare ricordi indelebili.


4) Andate a cena nel vostro ristorante preferito in occasione di speciali ricorrenze.
Alla festa della mamma o del papà, in occasione di compleanni o onomastici, trascorrete la serata nel vostro locale preferito. In questo modo avrete un "vostro posto speciale" che vi rimarrà sempre nel cuore.


5) Fate un viaggio tutti insieme in un determinato periodo dell'anno.
Potrebbe essere andare in campeggio, in un villaggio vacanze, visitare una capitale straniera o ancora esplorare nuovi posti in camper. I vostri figli aspetteranno con ansia che arrivi quel periodo dell'anno per stare tutti insieme!


6) Scegliete un giorno del mese in cui fare qualcosa di speciale.
Potrebbe essere fare la spesa tutti insieme in quel grosso ipermercato vicino casa, accontentando (almeno per una volta) qualche desiderio in più dei bambini. Oppure raccogliere tutti i giochi e gli abiti che non si usano più e fare beneficenza. 
Quel giorno del mese verrà riconosciuto dai bambini come una festa ma sarà per loro anche fonte di tanti insegnamenti.


7) Condividete uno sport o un hobby.
Ad esempio la domenica mattina tutti in piscina a nuotare o a giocare a tennis o ancora a passeggiare in bicicletta per le vie della città. Trasmettere ai propri figli l'amore per l'attività fisica e lo stare all'aria aperta li aiuterà in futuro a socializzare con gli altri.


Lo scopo del creare tradizioni di famiglia è prima di tutto STARE TUTTI INSIEME, ed in secondo luogo RICONOSCERSI in dei rituali che rafforzino l'unione familiare.
Qualsiasi cosa fatta tutti insieme creerà nei vostri figli quel senso di appartenenza al nucleo familiare che a lungo andare si trasformerà in sicurezza in sé stessi.

sabato 30 maggio 2015

10 Modi Per Mantenere Vivo L'Amore

Quando si è in due l'amore è una cosa semplice.

Si ha tanto tempo per parlare, si condividono momenti unici senza essere disturbati dai pianti dei bambini, si può viaggiare più di frequente, permettersi del tempo libero insieme, fare maratone di film, riposare abbracciati la domenica pomeriggio... e potrei andare avanti all'infinito.

Ma quando arrivano i figli tutto cambia, il vecchio equilibrio si rompe e bisogna essere bravi a ricrearne uno nuovo, che vada bene per tutti.
Notate bene: ho scritto BISOGNA ESSERE BRAVI, perché l'amore va coltivato come una pianta e nutrito ogni giorno. Almeno è così che io la vedo.

Tante, troppe coppie che conosco si sono sciolte dopo aver avuto figli. Non hanno retto al cambiamento e allo stress e si sono lasciate, separate, divorziate... con conseguente sofferenza, soprattutto per i piccoli.

E allora, oltre all'amore, proviamo a metterci anche IMPEGNO e COSTANZA... con queste 10 semplici regole:

1) Riservatevi una sera a settimana solo per voi.
Credo feramente in questo punto e lo applico con mio marito ogni venerdì sera. Lasciamo nostro figlio con la baby sitter ed andiamo a cena, al cinema, in centro, a teatro... facciamo una cosa solo per noi. Così abbiamo del tempo libero per parlare, coccolarci, rilassarci, ridere insieme... insomma tornare per qualche ora una coppia di fidanzatini! :)
Ho scritto anche un intero post sull'importanza di ritagliarsi uno spazio per due, potete leggerlo QUI.


2) Siate romantici, affettuosi e passionali.
Il romanticismo è la prima cosa che si perde quando arrivano i bambini. Per questo il mio consiglio è di impegnarsi a dimostrare affetto e tenerezza, ogni giorno. Ci sono coppie che non si prendono più per mano, non si abbracciano o non si baciano più con passione.
Fate in modo che il vostro matrimonio non si trasformi in sola amicizia e nulla di più.


3) Ammettete quando avete torto.
Nessuno è perfetto e momenti di nervosismo possono capitare a tutti, l'importante è saper chiedere scusa. In questo modo il vostro partner saprà che non siete cambiate (è la paura più grande degli uomini) ma che state semplicemente passando un periodo più faticoso.


4) Ogni tanto sorprendete il vostro partner.
Con questo non voglio dire di fargli un regalo ogni mese ma di sorprenderlo ogni tanto con gesti d'amore inaspettati. Non dovrete spendere chissà quale cifra, basterà una lettera nascosta nella sua borsa da lavoro o andarlo a trovare in pausa pranzo con un cesto da picnic, regalargli dei fiori o indossare un nuovo completino intimo da sfoggiare dopo aver riempito la stanza di candele profumate. :)
Per leggere il mio post sulle sorprese, cliccate QUI.


5) Non dimenticatevi di dire TI AMO.
Sono due parole fondamentali, che col tempo ci si dimentica di pronunciare. Ma quanto è bello sentirselo dire, mentre lui ci guarda dritto negli occhi? E allora fatelo anche voi, ogni giorno, non risparmiatevi. Non sapete quante coppie non lo fanno più.



6) Fate un viaggio insieme ogni tanto.
Come per la sera a settimana, sono grande sostenitrice anche di una parentesi più lunga, solo voi due senza figli. Non dev'essere per forza una meta lontana, anche una spa a pochi chilometri da casa.
In occasione del nostro anniversario io e mio marito trascorriamo sempre un fine settimana fuori: un anno mi ha portato a Parigi, un anno siamo stati in costiera ed ogni anno so che ad inizio settembre avremo due o tre giorni solo per noi, per celebrare il nostro amore.


7) Condividete le vostre giornate.
Ossia: parlate. Apertamente, onestamente... e prendetevi il tempo per ascoltare l'altro.
Ognuno di voi ha trascorso una giornata diversa ed è bello raccontarsi, confrontarsi, chiedere consiglio. Questo rafforza di molto l'autostima e vi fa sentire importanti l'uno per l'altra e soprattutto complici. 


8) Coccolatevi.
Massaggi, grattini e coccole fisiche sono sempre molto apprezzate! In fondo anche questo è un modo di dimostrare amore e devozione... soprattutto quando il vostro partner è stanco e vi chiede di aiutarlo a rilassarsi, non tiratevi indietro ma cogliete l'occasione per stargli vicino.


9) Ragionate come una squadra.
Ricordatevi che i problemi e le difficoltà sono da affrontare insieme e ragionate sempre per due. Faccende domestiche, problemi quotidiani, cose brutte e cose belle. Non c'è più un IO e un TU, ma un NOI, non esiste più un MIO e un TUO, ma un NOSTRO.


10) Ridete spesso.
Ridere insieme è uno dei segreti per mantenere l'allegria nel rapporto, per vivere momenti "leggeri" in mezzo a tanti altri più pesanti e impegnativi. In fondo la vostra vita insieme è come una bellissima avventura che si è arricchita con l'arrivo dei figli, ed anche se può sembrare più faticosa e meno "spensierata" di prima, ricordate di non perdere mai la voglia e la gioia di ridere insieme.

Essere marito e moglie, nonché padre e madre, significa essere anche amici e complici, amanti passionali, compagni per la vita. 
Significa condividere tutto, gioie e dolori... senza mai accusarsi a vicenda ma rimanendo sempre uniti nel bene e nel male, utilizzando la comprensione come arma migliore per affrontare qualsiasi sfida della vita.

giovedì 28 maggio 2015

I Bambini Soffrono I Cambiamenti

E' una frase che ho sentito dire spesso, dai pediatri e nel confronto con altre mamme, ma non ne avevo mai capito il vero significato... fino ad ora.

Sapevo che i bambini hanno bisogno di routine, di gesti ripetuti e di abitudini consolidate, di fare la pappa e la nanna più o meno alla stessa ora tutti i giorni, e di avere dei "punti fermi" come il bagnetto e le favole prima di andare a letto... ed infatti sono sempre stata piuttosto rigida nel mantenerli.
Ma non immaginavo che se qualcuna o più di queste variabili cambia, per il bambino potrebbe essere un vero e proprio sconvolgimento, difficile da accettare.

Può essere l'arrivo del secondogenito, il trasferimento in una nuova casa o città, l'inizio di una nuova scuola... anche una vacanza all'estero per qualche settimana dove clima e abitudini sono diverse.

Il bambino può reagire diventando più nervoso ed agitato, non riuscendo più a dormire bene la notte, rifiutandosi di mangiare, regredendo in tanti comportamenti, diventando più capriccioso e bisognoso di attenzioni, iniziando a balbettare... non è detto che succeda, ma nella maggior parte dei casi qualche cambiamento caratteriale c'è.

La vita di mio figlio in questo periodo sta vivendo un profondo cambiamento: non solo l'imminente arrivo della sorellina ma anche il trasferimento per tutta l'estate a casa dei nonni. 
Non dorme più nella sua cameretta, non è più circondato dai suoi giochi di sempre, ha interrotto la scuola prima del previsto e di conseguenza la sua giornata si svolge in modo diverso dal solito, in un posto quasi nuovo per lui e con i nonni che vede raramente.

Già sto notando in lui dei cambiamenti caratteriali e soprattutto nel linguaggio, e sto facendo di tutto per mantenere le sue giornate quanto più regolari possibile, creando una routine simile a quella che aveva a Milano, ma che è un po' diversa per forza di cose.


Ecco i miei consigli per affrontare al meglio situazioni simili:

- Portate con voi tre o quattro (o anche più) dei suoi giochi preferiti.
- Ricreate nella nuova stanza lo stesso ambiente che c'era nella sua.
- Rispettate gli stessi orari e le stesse routine.
- Continuate ad essere con lui come eravate prima, dedicandogli le stesse attenzioni e lo stesso tempo.
- Non fatevi prendere dai sensi di colpa se in lui qualcosa cambia e di conseguenza non viziatelo troppo.
- Provate a spiegargli sempre tutto, il perché di questi cambiamenti e come la vostra famiglia sarà ancora più felice.

I bambini sono molto sensibili e ciò che per noi potrebbe essere normale, per loro non lo è. Quindi cerchiamo di adottare il loro punto di vista, per quanto ci è possibile, e facciamo di tutto per mantenere intatta la loro serenità.

lunedì 25 maggio 2015

Baby Shower And Birthday Party

Ok, lo ammetto: appena tornata a casa volevo un'accoglienza degna di un'amica che non si vede da tanto tempo, di una figlia che sta per dare alla luce il secondo nipotino, di una sorella che farà da testimone all'imminente matrimonio ma anche semplicemente di una donna incinta che compie 33 anni e non vede amici e parenti da mesi e mesi.

Ecco perché ho preparato un party doppio: festa di compleanno per me e baby shower per l'arrivo della mia piccola.


Durante le mie feste non amo fare foto... preferisco godermi il momento e accogliere gli invitati, chiacchierare con loro, mangiare... :) 
Il reportage fotografico che vedrete quindi è solo una piccola parte di ciò che è stato ieri, e devo ringraziare le mie amiche per questo! Per tutti gli altri dettagli, affidatevi alle mie parole e alla vostra immaginazione! :)

Se avete in mente di realizzare qualcosa di simile o anche solo di fare una festicciola, prendete spunto da qui!

Da Mangiare e bere:
La festa era ad orario aperitivo, ossia alle 18, e non ho invitato solo donne ma anche mariti/fidanzati e figli. 
Ho offerto pizzette e rustici, grissini col salmone e col prosciutto crudo, quiche di verdure e una bellissima insalata di riso di mare... ricca di pesce! (in un prossimo post vi dico la ricetta!)
Mio marito si è divertito a preparare degli Aperol Spritz, ma c'erano anche coca-cola, aranciata ed acqua per chi non volesse alcolici!



Ho fatto fare cupcakes e cake pops da Sugar's Wish, una giovane azienda napoletana che realizza dolci buonissimi (e anche belli da vedere) per qualsiasi tipo di party.

La Location:
Salotto e balcone di casa mia (o meglio, della mia casa da ragazza!).
L'orario di inizio festa era strategico per poter godere della luce di fine pomeriggio e del tramonto della sera, alle 20:30. Gli ultimi invitati infatti sono andati via alle 21:30, quando da poco si era fatto buio.


La sorpresa:
Ho ricevuto questa fantastica torta di pannolini dalle mie amiche ma la sorpresa più bella è stata la notizia di una di loro che è incinta!! Piano piano stiamo tutte diventando mamme... :)

Oltre a me, c'erano anche altre due pancione, entrambe con delivery a giugno. E' stato bello confrontarci su piccoli dettagli che stiamo vivendo insieme, ognuna a modo proprio.

Il momento torta:
Crema e fragoline con tanta panna sopra... alla faccia dell'attenzione ai chili in gravidanza! :)
Le candeline le ho fatte spegnere a mio figlio, un po' perché è un gioco che adora fare (e che abbiamo ripetuto tre volte) e un po' perché in effetti il mio compleanno era il giorno dopo, ossia oggi 25 Maggio. (Evviva la scaramanzia!)



Alla fine basta poco per realizzare una festa, o in questo caso una doppia festa! 
Perché potrete addobbare quanto volete la vostra casa, ma sarà il calore e l'affetto degli amici a riempire la stanza... 


venerdì 22 maggio 2015

Viaggiare Tranquilli Con i Bimbi: Lo Zaino Delle Sorprese

Vivendo a Milano, ma essendo di Napoli (io) e di Roma (mio marito), torniamo spesso al sud a trovare parenti e amici, quindi abbiamo abituato Matteo a viaggiare fin da piccolo.
Ancora ricordo il primo viaggio in treno quando aveva due mesi e mezzo appena, mentre il suo "battesimo dell'aria" (primo viaggio in aereo) è avvenuto a 6 mesi circa ed il primo volo oltreoceano di ben 10 ore, un mese prima di compiere 2 anni.

Da tutte queste esperienze ne ho tratto un insegnamento: meglio munirsi di uno zainetto di giochi ed attività che lo intrattengano per tutta la durata (o almeno una buona parte) del viaggio! Soprattutto adesso che ha il suo posto assegnato e non sta più in braccio a me e tenerlo seduto (e fermo) per più di un'ora è un'impresa!

Ecco che mi è venuta un'idea per questo viaggio in aereo (e quello di ritorno che sarà in macchina... quindi 8 ore seduto!): uno zainetto con tante sorprese! Ossia giochi di pochi euro che non provengano dalla sua cameretta (e che quindi lui già conosca), ma che siano una novità per lui!
Portare giochi già visti e rivisti lo porterebbe ad annoiarsi subito (a meno che non è qualcosa che adora e lo tiene incollato alla sedia!) mentre la sorpresa di giochi nuovi da scoprire lo intrattiene sicuro di più.

Questo è il suo zainetto, a forma di elefante, portarlo a tracolla sarà già una novità per lui e spero lo divertirà dato che chiede sempre di portare la valigia!

Ma cosa metterci dentro?

1) PICCOLO ALBUM DA COLORARE CON PASTELLI
In alternativa su internet potrete scaricare e stampare tanti fogli da colorare... gratis!


2) LIBRO FORMATO POCKET
Una storia nuova da leggere di sicuro lo intratterrà, e se gli piace vorrà che gliela raccontiate più volte. 
Costo: 3,5 €


3) PUZZLE
Anche se di pochi pezzi, è un ottimo gioco da portare in viaggio se c'è un tavolino di fronte la sedia. Quindi è ottimo per treno e aereo mentre in auto è sicuramente più scomodo. 


4) ADESIVI STACCA E ATTACCA
Per divertirsi a completare un album... anche se probabilmente andrà ad attaccarli ovunque! :)
In alternativa portatevi dei fogli bianchi, scaricatevi da internet figure simili e ritagliatele voi prima di partire. Una volta in viaggio, divertitevi ad attaccarle insieme sul foglio con la colla stick, creando magari una storia.
Il tutto non vi costerà nulla!


5) FIGURINE
Se vostro figlio guarda un po' di TV, si divertirà se, oltre ad attaccare le figurine, gli racconterete anche delle storie con i protagonisti dei suoi cartoni animati preferiti!


6) SNACKS
Non dimenticatevi anche qualcosa da sgranocchiare, nel caso gli venisse fame o sete e non fosse subito disponibile il servizio bar.
Per una salutista come me, i consigli sono: NO alle caramelle e ai chupa chups zuccherosi, NO alle merendine o ai tramezzini confezionati, SI ai crackers e ai grissini, SI a biscottini semplici.  In alternativa potrete preparare un toast a casa.
Da bere uno o due succhi di frutta, ma una bottiglietta d'acqua sarebbe meglio! :)

E ora... siete pronti a partire? Io forse un po' più serena lo sono... ma incrocio comunque le dita! :)

mercoledì 20 maggio 2015

Arriva il Secondogenito: 6 Regole D'oro Per Non Creare Gelosie

Ci siamo anche stavolta... la mia gravidanza volge al termine e stiamo per partire per questo nuovo grande viaggio: saremo in quattro!! :)

Non so voi mamme come avete vissuto la vostra seconda gravidanza, ma per me è stata molto meno "goduta". Ho avuto pochissimo tempo per fermarmi a pensare, per coccolare la mia pancia e per parlare con la mia bimba.

Di solito i secondi figli sono più trascurati rispetto ai primi, "crescono da soli" si dice, l'avete mai sentito? 
Perché obiettivo numero uno è ancora il benessere del primogenito: si deve evitare a tutti i costi di farlo ingelosire, bisogna fargli accettare benevolmente il nuovo arrivato senza MAI dare l'impressione che adesso avrà coccole a metà.
Quindi si inizia fin dalla gravidanza a cercare di non urtare la sua sensibilità, continuando a giocare con lui, prendendolo in braccio più di quanto dovremmo e insegnandogli, mano a mano che la pancia cresce, che arriverà un fratellino o una sorellina a giocare con lui.

Insomma, c'è tanta psicologia infantile dietro l'accettazione del nuovo arrivato nel nucleo familiare, perché in effetti è un periodo abbastanza delicato per chi si ritrova un "estraneo" in casa, che attira l'attenzione di mamma e papà.

Vediamo quindi in pratica cosa fare (e cosa evitare) per mantenere gli equilibri e non creare gelosie una volta partorito il secondogenito.



1) Dopo il parto è preferibile che il primo figlio entri nella stanza d'ospedale della mamma senza che ci sia il neonato. Dopo essersi accertato che la mamma sta bene (i bimbi soffrono al pensiero che la mamma soffra), sarà pronto per conoscere la sorellina/il fratellino.
Esperti dicono che questo momento è particolarmente delicato e se il primogenito trova  la mamma con il fratellino/la sorellina in braccio, a coccolarlo/a o ad allattarlo/a, si potrebbe sentire subito "messo da parte" o "rimpiazzato".

2) Il secondogenito potrà portare un regalino al fratello maggiore, per ringraziarlo dell'accoglienza in famiglia. In realtà questo serve da una parte ad "addolcirgli un po' la pillola", e dall'altra a fargli capire che il neonato è buono e gli vuole bene. 
Alcuni suggeriscono che lo scambio di regali sia reciproco: in questo modo si insegna al più grande ad essere gentile e a dimostrare affetto a qualcuno che d'ora in poi farà per sempre parte della sua vita. 
Attenzione però a non creare forzature!! Se il bambino si rifiuta di esprimere un gesto d'affetto simile, non bisogna MAI imporglielo, si rischia l'effetto opposto.

3) I primi mesi saranno molto delicati e, allattamento a parte, l'attenzione dovrà essere più sul primo figlio. Mai dirgli che siamo stanche perché la sorellina/il fratellino ci ha fatto dormire poco la notte o che non abbiamo tempo di giocare con lui perché dobbiamo cambiare o tenere in braccio il piccolino. 
E' proprio così che si creano gelosie e andremmo a confermare la paura del grande che, per colpa del neonato, abbiamo meno tempo da dedicargli. Tutto invece dovrà essere quanto più simile possibile alla routine che si aveva prima del parto: coccole, rito della nanna e della pappa, giochi, favole e tutto il resto. 
Il primogenito non dovrà avvertire che il nuovo arrivato gli ha "tolto" qualcosa, piuttosto che le cose sono rimaste le stesse... o che addirittura sono ancora più belle!

4) Parlare molto col primo figlio, a prescindere dall'età che ha. 
Bisognerà spiegargli che alcuni comportamenti del fratellino/sorellina, a lui adesso incomprensibili, li aveva anche lui alla sua età: anche lui piangeva spesso,  durante il giorno mangiava e dormiva solamente, non sapeva parlare né far nulla da solo ecc.
I bambini vanno coinvolti, sia con le spiegazioni che in tante piccole attività, come il bagnetto o facendogli dare il biberon. Il primogenito così si sentirà utile e responsabile invece che messo da parte.

5) Sarà importante ritagliarsi dei momenti solo per lui, dedicare al grande certe attività, in cui il secondogenito non è contemplato.
Ad esempio: accompagnarlo e andarlo a prendere a scuola, chiacchierando durante il tragitto su come ha trascorso la giornata; portarlo a fare sport e tifare per lui; decidere un giorno di andare a fare una passeggiata insieme, prendere un gelato o qualsiasi altra cosa mentre il neonato dorme o è a casa con la baby sitter o sta con il papà.
Insomma: fargli sentire la nostra presenza, il nostro interesse e il nostro amore ESCLUSIVO per lui.

Ovviamente adottare comportamenti del genere non vorrà dire riuscire ad evitare del tutto crisi improvvise, pianti e lamenti più frequenti del solito o comportamenti strani da parte del vostro primo figlio... ma sicuramente gli renderete molto più semplice l'accettazione del nuovo arrivato.

Quindi anche se si sente sicuro di sé, grazie ai vostri impeccabili atteggiamenti da mamma premurosa e presente, mettete in conto che vorrà lo stesso attirare la vostra attenzione e non sempre lo farà nel modo giusto. 

6) Per questo dovrete continuare a rassicurarlo e a stargli vicino
Ci sono bambini che vogliono tornare al pannolino, altri che vogliono dormire nel lettone con mamma e papà anche se non l'hanno mai fatto, che vogliono essere imboccati quando prima mangiavano autonomamente... insomma potrebbero subire una "regressione" perché inconsciamente vogliono "imitare" il più piccolo che con questi atteggiamenti ha il vostro tempo e le vostre attenzioni.
Niente panico: spiegategli che il neonato non sa fare tante cose in cui invece lui è bravissimo, lodatelo, fatelo sentire importante, congratulatevi con lui per la sua indipendenza e STATEGLI TANTO VICINO. Questa è la parola d'ordine, l'unica regola che funziona davvero.


Sicuramente non sarà facile, ora che avevamo trovato un equilibrio in tre, se ne sta per ristabilire uno nuovo, ancora più delicato e complesso se vogliamo. Ma il lato positivo è che noi mamme siamo più preparate e sicuramente più sicure di noi stesse rispetto alla prima gravidanza.

Quindi forza e coraggio... facciamo di nuovo questo salto, e scopriremo che sarà un viaggio meraviglioso! ;)

mercoledì 13 maggio 2015

Non Dimenticare Di Sorprendere Chi Ami

Nel tran-tran della vita quotidiana, delle faccende domestiche, del lavoro, delle questioni familiari, siamo abituati a prenderci cura delle persone che amiamo in modo molto "meccanico ed abitudinario". 
Certo, gli facciamo trovare la casa pulita e la cena profumata pronta a tavola, i vestiti stirati e la tranquillità delle calde mura domestiche... e tutto questo non dev'essere dato per scontato. Ma quante volte li sorprendiamo davvero con qualcosa di speciale?

Questo Maggio si sta rivelando essere il mese delle sorprese e per me (che non riesco mai a portarne una a termine, perché vengo sempre scoperta in anticipo) è stata una soddisfazione organizzare quella per il compleanno di mio marito ed una gioia ricevere quella da parte delle mie amiche.

Per il compleanno di Stefano ho iniziato due mesi fa, contattato tutti i suoi amici che vivono tra Roma e Londra (e che quindi vede raramente) e li ho fatti venire qui a Milano. La sera del suo compleanno l'ho portato a cena, facendogli credere fosse una serata romantica solo per noi due in uno dei suoi ristoranti preferiti.
Ho fatto riservare una saletta privata e quando è entrato e si è ritrovato 10 persone al tavolo, 10 facce totalmente inaspettate... non poteva credere ai suoi occhi!
La sorpresa poi è continuata tutto il week-end, che non si aspettava di trascorrere insieme a loro.


Ieri invece è toccato a me.
Il gruppetto di amiche mamme che si è creato l'anno scorso al nido di Matteo, da un mese stava organizzando una serata a sorpresa per salutarmi... dato che tra una settimana partirò per Napoli e tornerò solo a fine Agosto, con la bimba di quasi 3 mesi.
Sono riuscite a mantenere il segreto per un mese intero e ieri sera, mentre cucinavo la cena per i miei ometti e mi preparavo ad una serata casalinga, le ho viste apparire in cucina urlando "SORPRESA, ti portiamo a cena!!".
Mio marito, che si era messo d'accordo con loro, sapeva tutto e infatti aveva già fatto il bagnetto a Matteo e si stava occupando di casa. Io ho solo dovuto cambiarmi e uscire... con un enorme sorriso stampato sulla faccia! :)
E' stato uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto... perché mi ha fatto sentire UNICA E SPECIALE.

Dopo tanto tempo che ti prendi cura degli altri e metti i loro bisogni davanti ai tuoi, ti sorprende scoprire che c'è qualcuno che ha organizzato qualcosa di speciale solo per te, solo perché ti vuole bene e vuole dimostrartelo. 
Ti da importanza e per una volta ti fa sentire al centro del mondo.

E' provando questa sensazione che ho pensato: devo farlo più spesso, devo ricordarmi più spesso di regalare momenti di "amore inaspettato", per far sentire le persone che amo così come mi sono sentita io, importante e speciale.

Ecco perché ho voluto scrivere questo post oggi, come promemoria per me e per tutti voi, per dirvi: NON DIMENTICATE MAI DI SORPRENDERE CHI AMATE.
Potrete approfittare di una ricorrenza, ma anche senza alcun motivo apparente. 
Con un fiore o una lettera, con un gesto romantico o ricordandovi cosa gli/le piace e facendoglielo trovare un giorno qualsiasi sulla sua scrivania.

Il bello delle sorprese è che non conta COSA stiamo regalando, se è qualcosa di grande e costoso o piccolo e semplice, magari anche immateriale... sarà la sorpresa stessa ad essere il regalo più bello!

lunedì 11 maggio 2015

I Giochi Per Un Bambino Vivace

Martedì scorso è stato uno di quei giorni, sapete... quando stare col proprio figlio è davvero difficile, in cui ti saresti stancata molto meno lavorando 8 ore di fila in un cantiere (psicologicamente almeno). 
Ecco, è stato uno di quei giorni in cui mio figlio si è lamentato per ogni cosa, nulla gli andava bene, voleva giocare con me ma dopo pochi minuti già si annoiava e buttava tutto all'aria, voleva fare una torta ma pretendeva fosse pronta subito... insomma uno di quei giorni in cui ho maledetto il fatto che fuori il tempo fosse brutto!

Alla fine, quando sono riuscita a metterlo (e mettermi) a letto, ho iniziato a pensare a cosa potrei fare per cercare di "educarlo" alla pazienza e all'attenzione.

Sta attraversando la fase tipica della sua età (poco più di due anni) in cui i bimbi sono frettolosi ed impazienti, vogliono tutto e subito, non capiscono il concetto di aspettare per realizzare o ottenere una cosa... 
In più il suo temperamento vivace e molto attivo lo porta a stancarsi presto di un gioco, ad essere poco applicativo e a passare da una cosa all'altra senza terminare la prima. 
Ma soprattutto ad urlare, correre e saltare come fosse un leone in gabbia.

Sicuramente crescendo le cose cambieranno da sole, ma forse potrei fare qualcosa per aiutarlo a placare il suo temperamento? Invece di aspettare che impari da solo a giocare con calma, c'è qualcosa che posso fare per aiutarlo ad avere più pazienza, per insegnargli ad aspettare quel minuto in più?
Forse si.

Premetto però che i momenti di pura "follia distruttiva" magari sono un bene... lo aiutano ad esprimersi e a sfogarsi, quindi ben vengano. Ma l'importante è che non ci siano SOLO quelli.

Detto questo, ecco le attività che ho scoperto aiutano un bambino vivace a rilassarsi e a concentrarsi.

1) DISEGNARE O COLORARE:
Aiuto! Qui non ci siamo ancora per niente! 
L'indole di mio figlio: di solito o prende un colore e scarabocchia freneticamente oppure fa piccoli puntini e vuole subito girare pagina. In questo modo finisce un album in 3 minuti avendo colorato pochissimo su tutte le pagine.
Cosa faccio per calmarlo: cerco di spiegargli di rimanere all'interno dei bordi e gli mostro come si fa. Attualmente ho poco successo, ma spero che piano piano impari e gli piaccia anche sedersi ad un tavolo per "realizzare" qualcosa.


2) LEGGERE LIBRI:
Questa attività lo calma molto. Ci sediamo sul letto e leggiamo le favole, siamo sereni e tranquilli, quindi ne approfitto per farlo non solo prima di andare a nanna, ma anche in altri momenti della giornata, quando i giochi lo hanno stancato.
L'indole di mio figlio: lo porta a sfogliare le pagine velocemente per arrivare subito alla fine.
Cosa faccio per calmarlo: gli indico le figure di quella pagina, cerco di farlo concentrare su quel personaggio o su quell'azione particolare e in ogni caso riassumo molto la storia. Quando proprio diventa impaziente gli dico: "amore aspetta, sennò la mamma non riesce a raccontarti tutta la storia".


3) COSTRUIRE:
I Lego sono un gioco che adora e che per fortuna lo impegna per più di 5 minuti.
L'indole di mio figlio: quando non riesce ad attaccare insieme i pezzi si lamenta e si arrabbia finendo per buttare tutto all'aria piuttosto che tentare di nuovo. Quando poi riesce a costruire qualcosa non aspetta neanche di vederla finita perché la sua soddisfazione è quella di buttarla giù.
Cosa faccio per calmarlo: gli dico spesso "bravo!" anche se ha messo insieme solo due pezzettini. Lo incoraggio a continuare con calma e lo aiuto dove ha bisogno facendogli vedere come si fa. Lo elogio e gli dico che con la pazienza si ottiene tutto.


4) CUCINARE:
Ultimamente mi chiede sempre di farlo insieme a me e lo accontento volentieri dandogli piccoli compiti.
L'indole di mio figlio: vorrebbe che la pappa fosse pronta subito e durante la preparazione è un continuo lamentarsi e chiedere quando si mangia.
Cosa faccio per calmarlo: gli descrivo ogni singolo passaggio ("sto unendo il burro alla farina", "adesso aggiungiamo le uova") cercando di coinvolgerlo in piccoli compiti come mescolare, pesare qualche ingrediente. Laddove vedo che sta solo facendo casino (odio sporcizia e disordine ovunque) gli do un pezzettino dell'impasto e lo faccio pasticciare in modo che non rovini le mie creazioni.


5) INCASTRI:
Tra i suoi giochi preferiti ci sono gli incastri. Di veri e propri puzzle ancora non possiamo parlare anche se riesce a ricomporre immagini di 4 pezzi.
L'indole di mio figlio: vuole che, una volta capito dove va il pezzo, non abbia la pazienza di incastrarlo completamente oppure si innervosisca se non ci riesce.
Cosa faccio per calmarlo: lo elogio dicendogli spesso "bravissimo!" e lo aiuto ad inserire i pezzi negli appositi spazi quando inizia ad innervosirsi, ripetendogli sempre di fare tutto con calma e che ci riuscirà senz'altro.


6) TAGLIA E INCOLLA:
Per ora l'abbiamo fatto solo una volta, ma la novità di forbici e colla lo ha tenuto seduto per più di 10 minuti!
L'indole di mio figlio: prendere in mano le forbici e tagliare ovunque, usare la colla come un pennarello e pasticciare ovunque senza un criterio.
Cosa faccio per calmarlo: gli spiego come si usano le forbicine (ovviamente stondate) e che si gioca insieme alla mamma, perché sono pericolose. Gli do in mano piccoli pezzetti di carta e lo aiuto a creare un collage. Non è facile, ma almeno è una novità.

7) METTERE IN ORDINE:
Eh si... io non metto MAI in ordine da sola, ma chiedo sempre a mio figlio di farlo insieme a me. Non amo disordine e caos in camera e voglio insegnargli che finito un gioco si spegne e si mette a posto prima di iniziarne un altro. (troppo maniacale?)
L'indole di mio figlio: dopo aver messo due o tre cose nel cesto dei giochi già si distrae e ne prende un'altra per giocare.
Cosa faccio per calmarlo: canto la canzoncina di Mary Poppins "con un poco di zucchero la pillola va giù...". E un po' funziona! A lui le canzoni piacciono molto ed enfatizzando la parola GIU' unendola al gesto di mettere il gioco al suo posto, riesco ad attirare la sua attenzione e a tenerlo concentrato su quell'azione.
Inoltre gli dico sempre che se mette tutto a posto, non perderà nessun gioco ed avrà tanto spazio per scatenarsi!

Ovviamente con tutti gli altri giochi (macchinine, strumenti musicali, palle, racchette, lavagnette parlanti, fattorie musicali, peluches ecc) si sfoga, esplora, sperimenta, spesso li butta per aria e li distrugge. 
In quel caso gli spiego che è un peccato, ma va bene anche quello, è giusto anche che si esprima in modo libero secondo la sua indole... altrimenti non sarebbe un bambino vero! :)

Il mio scopo al momento è quello di insegnargli che reagire bruscamente di fronte agli insuccessi non serve a nulla, ma piuttosto capisca che con la calma e la pazienza si riesce ad ottenere tutto.

E poi (lo dico prima a me stessa e poi a voi) NON DEVO AVERE ASPETTATIVE sul risultato finale. E' ovvio che un bambino di 2/3 anni non farà mai le cose nel modo in cui vorremmo o lo faremmo noi.
Se alla terzultima pagina di una storia vuole chiudere il libro senza terminare di leggerla, pazienza... domani arriveremo alla penultima. 
Se non riesce a fare una torre minimamente alta che subito vuole buttarla giù, pazienza... domani sarà un pezzettino più alta.
Se non vuole colorare col colore giusto nello spazio giusto, ma scarabocchiare tutto l'album... pazienza, è il suo modo per capire come funzionano i pennarelli.

No quindi a fare le perfettine: il segreto è SPIEGARE CON CALMA senza però pretendere che l'insegnamento venga subito percepito e messo in pratica. 
Se quotidianamente diamo a nostro figlio l'imput giusto... un giorno, quando meno ce l'aspettiamo, all'improvviso ci sorprenderà.