venerdì 14 novembre 2014

Ricetta Perfetta Della Settimana: Riso alla Cantonese


Ok, lo so, il riso cantonese non è una grande novità... ma avete mai provato a farlo a casa vostra? Io finora mai. Di solito sono per la cucina tradizionale a casa e per quella straniera nei ristoranti etnici... della serie "lasciamo fare a ognuno il suo lavoro". Stavolta però ho superato i miei tabù e, complice una voglia matta di questo piatto, ho deciso di farlo da me... la mia famiglia e a mia suocera si sono leccati i baffi!

E' un ottimo piatto anche per i bambini perché è fatto con i piselli, le uova e il prosciutto cotto... tutti alimenti che amano, ed inoltre potrete personalizzarlo aggiungendo ingredienti a vostro piacere come i germogli di soia o delle zucchine tagliate molto sottili.
Insomma, un piatto molto versatile, facilissimo da realizzare e davvero gustoso!

Vediamo come farlo in meno di 20 minuti!

RISO CANTONESE

Ingredienti per 4 persone:
- 300 gr di riso Thaibonnet (c'è chi usa il Basmati, ma vi assicuro che questo è molto meglio!)
- 4 uova
- 1/2 cipolla
- 200 gr di dadini o striscioline di prosciutto cotto
- 200 gr di piselli già cotti
- Olio q.b.
- Sale q.b.
- 4 cucchiai di salsa di soia (o a piacere)

Preparazione:

1) Fate bollire il riso in acqua salata fino a quando non è un po' al dente.

2) Nel frattempo in una padella capiente fate rosolare mezzo cipollotto tritato molto finemente.

3) Mentre il riso si cuoce e la cipolla imbiondisce, sbattete le uova in una ciotola con un pizzico di sale (se volete anche con un po' di pepe, ma se dovete darlo anche ai bambini allora evitatelo) e fatele cuocere in una padella, andando sempre a romperle (con una paletta o un cucchiaio da cucina) per realizzare delle uova strapazzate invece che una frittata unica. Fatele cuocere molto, non lasciatele umide e spezzettatele quanto più potete.

4) Appena la cipolla si sarà ammorbidita, aggiungete il prosciutto cotto ed i piselli e fateli rosolare un pò. 

5) Quando il riso è pronto, scolatelo ed unitelo al condimento, aggiungendo la salsa di soia e mischiando molto bene a fuoco basso. Infine aggiungete le uova e mischiate ancora.

E la pappa è pronta! :) In circa 20 minuti!

NOTE: 
- La quantità della salsa di soia è a piacere. E' un ingrediente fondamentale perché dà quel sapore particolare al piatto, ma ricordatevi che contiene anche del sale quindi usate quella con meno concentrazione di sale ed assaggiate sempre prima di aggiungerne dell'altra.

- Se vi piacciono i germogli di soia, fateli rosolare insieme al prosciutto cotto e ai piselli. Mentre se volete introdurre anche delle zucchine alla julienne, fatele cuocere insieme alla cipolla.

- Per rendere il piatto più sostanzioso potrete anche realizzarne una versione con straccetti di pollo o gamberetti. Entrambi potranno rosolare insieme al prosciutto cotto e ai piselli finché non raggiungeranno la cottura desiderata. 

Buon appetito!!


giovedì 13 novembre 2014

Dentro La Mia Trousse: La Top 9 Del Make-Up

Uno dei motivi per cui le mie amiche mi hanno soprannominata "Cosmogirl" è perché ho sempre avuto una trousse impeccabile, con tanti prodotti per il make-up da cui hanno sempre attinto durante i viaggi fatti insieme. Famosa era la mia "tavolozza" con 66 ombretti di colori differenti... sembravo più una pittrice che altro! :)

Mi sono divertita a sperimentare di tutto (anche il glitter sugli gli occhi!) ed ho sempre avuto "intuito" per l'applicazione del trucco andando a indovinare le sfumature da fare sul viso e sulle palpebre, senza che nessuno me lo insegnasse. 
Davo consigli di make-up mia sorella e alle mie amiche ed uno dei miei regali di natale preferiti erano le palette di ombretti!

Adesso, che gioco meno coi colori e che mi trucco in modo più sobrio e raffinato, ho una top 9 di cosmetici a cui non riesco a rinunciare. (Attenzione: top 9 vuol dire che nove sono gli "indispensabili"... poi ce ne sono tanti altri che uso a seconda delle occasioni e delle stagioni!)
Non sono legata ad una casa cosmetica in particolare, certo se mi trovo bene con un prodotto di solito lo ricompro, ma in profumeria chiedo sempre alle commesse se ci sono alternative... magari è uscito qualche nuovo prodotto, simile al mio, ma ancora più efficace.

Infine ho due trousse separate: una per i prodotti viso e labbra ed una per gli occhi. In questo modo ho tutto più ordinato e non devo andare sempre a cercare per ore una matita in fondo all'astuccio, sepolta dal fard, dagli ombretti e dai mascara. 

Ed ecco a voi i miei top 9 "alleati di bellezza":

1) Correttore/illuminante "Fake Up" BENEFIT
E' uno stick correttore per le occhiaie e le imperfezioni, ricco di vitamina E e di estratto di semi di mela. La parte centrale corregge, quella trasparente intorno illumina: in questo modo il prodotto non copre la parte interessata "appesantendola" ma al contrario l'effetto è molto leggero ma assolutamente efficace. 
Prezzo: € 26,00

2) Fondotinta minerale "Matte" BARE MINERALS spf 15
Avendo la pelle mista e che poco sopporta il make-up, con i fondotinta liquidi diventava lucida. Questo prodotto invece ha la consistenza di una cipria ed è super vellutato sulla pelle regalandole un effetto mat molto naturale. Grazie alla sua leggerezza mi da la sensazione di non avere alcun trucco sul viso e soprattutto mi regala l'effetto opacizzante che desidero!
Prezzo: € 28,90

3) Blush/Illuminante "Fine One One" BENEFIT:
Uno stick assolutamente innovativo, valido sia come blush e illuminante per le guance che come nuance per le labbra. Consiste in tre diverse tonalità, da usare separatamente o insieme per un effetto ancora più luminoso. 
Prezzo: € 33,50


4) Blush "Soft Touch" KIKO:
Blush in polvere, che metto in piccole quantità sopra quello in crema di Benefit. In questo modo fisso il prodotto sulle mie guance, dandogli anche un effetto più mat.
Prezzo: € 7,50

5) Matita per le sopracciglia "Crayon Sourcils" CHANEL
Ha un tratto così delicato che rende molto naturale l'effetto riempimento e mi piace perché sembra davvero che io non abbia usato alcun trucco! Odio l'effetto "sopracciglia tatuate o finte" e con questo prodotto non corro il rischio!
Grazie allo spazzolino al lato opposto riesco a pettinare le mie sopracciglia per un effetto finale davvero perfetto.
Prezzo: € 23,00

6) Matite colorate per occhi "Precision" o "Smart" KIKO:
Non adoro il kajal che, essendo troppo morbido, facilmente si "stampa" sulla palpebra superiore o si scioglie. Preferisco le matite dal tratto preciso ed "asciutto" come quelle Kiko, ce ne sono di tantissimi colori molto belli e luminosi. 
Prezzo Precision € 4,20 e Smart € 2,50

7) Ombretti SEPHORA, KIKO, NAJ OLEARI:
Per quanto riguarda gli ombretti mi affido alla mia palette Sephora, nella foto sotto. Ha tutte le colorazioni che adoro, con tante sfumature per ognuna. Alternative più opache e più brillanti... davvero completa!
Ma quando sono in viaggio, per non portarmela dietro, uso gli ombretti Kiko mono colore o bi colore ed un astuccio Naj oleari con 4 colorazioni che mi donano molto.
Prezzo ombretti mono e duo kiko: € 6,90 ed € 5,90

8) Mascara BENEFIT, SEPHORA, L'OREAL, MAY BELLINE, MAX FACTOR:
Come mai tutti questi mascara? Perché non ce n'è uno solo che soddisfa tutte le mie esigenze. Da un mascara voglio che: allunghi le ciglia, le infoltisca, le ricurvi e le separi una ad una. Ognuno di questi prodotti svolge una sola delle suddette funzioni e tutti insieme mi danno l'effetto finale desiderato.
La chicca finale è usare anche un mascara ormai finito, lo scovolino secco mi serve per "pettinare" le ciglia ed eliminare l'eccesso di mascara o eventuali grumi... alla fine ho un effetto molto naturale ma con ciglia davvero esagerate!
Prezzo medio: € 15,00

9) Burro di cacao Vellutante "Ai 4 Burri" L'ERBOLARIO:
Ha un profumo buonissimo e rende le mie labbra super morbide. Di solito non amo truccarmi la bocca, per questo mi piace indossare solo questo "nutrilabbra" che è realizzato con: burro di cacao, burro di karatè, burro di mango e burro di illipe... e le mie labbra sono vellutate ed elastiche senza alcun make-up!
Prezzo: € 5,30



mercoledì 12 novembre 2014

Ciuccio o Pollice? La Mia Esperienza

 
Già prima di partorire mi ponevo il problema del ciuccio. Non avevo ancora incontrato mio figlio per la prima volta e già pensavo a come avrei fatto per non farlo cadere in quel terribile vizio che hanno tutti i bambini.
Poi è nato Matteo ed il suo rapporto col ciuccio mi soddisfaceva appieno: gli piaceva ma non ne era dipendente. Quando si addormentava andavo spesso a controllare se lo avesse ancora in bocca ed ero felice di vedere che spontaneamente lo sputava.

Mi avevano detto che la dipendenza da quell'oggetto era la preoccupazione numero uno di tutte le mamme, che la notte sarebbe stata un incubo perché i bimbi si svegliano in panico se lo perdono, mi avevano detto che sarebbe stata dura toglierglielo e che sarebbe diventata la sua copertina di Linus... guai a dimenticarlo a casa se si va fuori! In pratica...ne ero terrorizzata.

Forse è per questo che quando mio figlio ha iniziato ad esplorarsi la bocca con le dita l'ho lasciato fare e successivamente, quando ha scoperto il pollice, ho pensato che dipendesse dall'uscita dei primi dentini e che non c'era nulla di male... non mi sono mai sbagliata così tanto.

Matteo ha iniziato a succhiarsi il pollice intorno ai 5/6 mesi e gli piaceva così tanto che quando gli davo il ciuccio lo rifiutava. Piano piano lo aiutava non solo ad addormentarsi, ma gli dava gusto in qualsiasi momento della giornata: quando era in macchina o sul passeggino, mentre aspettava la pappa (tra un urlo e l'altro), mentre ballava, addirittura mentre giocava usando così una mano sola... e adesso, che ha quasi due anni e 16 denti in bocca, il pollice continua ad essere il suo migliore amico. 

A nulla è servito lo smalto amaro (dopo qualche smorfia iniziale ricominciava più di prima), fasciargli il dito (ha rischiato di soffocarsi con la garza e il cerotto) o distrarlo dandogli altro da mordicchiare... vuole solo ed esclusivamente il suo pollice destro.

Adesso che è cresciuto la questione si sta facendo ancora più preoccupante. 

Quando è al parco e tocca le giostre, mette le mani a terra, raccoglie sassolini e foglie, viene a contatto con tantissimi germi che finiscono direttamente nella sua bocca perché, pur volendo, non riesco a rincorrerlo con un fazzolettino umido per pulirlo ogni 3 minuti. 
Se prendesse il ciuccio questa sarebbe una gran preoccupazione in meno, soprattutto quando siamo fuori casa.

Il ciuccio poi è un potente calmante. Quante volte mi è capitato di vedere scene in cui bambini in giro con le loro mamme, tranquilli sui loro passeggini, si infastidivano per qualcosa ma subito si tranquillizzavano prendendo il loro adorabile ciuccio.
Anche il pollice dovrebbe avere la stessa funzione rilassante ma è uno strumento che gestisce il bambino in totale autonomia quindi spesso e volentieri non viene usato nei momenti di crisi, lasciando invece spazio ad un pianto disperato.

Infine: a 3 anni avrei potuto dire a mio figlio che il ciuccio lo ha preso Babbo Natale o il topino della crescita... mentre il dito purtroppo non posso prenderlo e buttarlo via da un giorno all'altro.

Il ciuccio ha una vita limitata, il dito in bocca è potenzialmente un vizio senza fine.

Potevano dirmelo prima, potevano avvisarmi degli effetti collaterali del dito in bocca, invece che di un oggetto che, per quanto possa creare dipendenza, è sempre qualcosa di estraneo al bambino. Potevano dirmi che dietro al mostro ciuccio si insediava un nemico ancora più agguerrito e scaltro come il pollice. 

Quindi care mamme, col senno di poi vi dico: BENVENUTO CIUCCIO! Lasciate che vostro figlio si calmi così, poi ci penserete quando avrà tre anni a disfarvene. E non vi preoccupate perché seppure sembrerà che soffra per qualche giorno, poi se ne dimenticherà e il problema sarà definitivamente risolto.

Io invece dovrò rassegnarmi... proprio io che temevo che mio figlio potesse prendersi un vizio, ironia della sorte, ho un bambino che ha una totale dipendenza.


martedì 11 novembre 2014

10 Tavole Per 10 Occasioni

Realizzare una bella tavola è un piacere che ho scoperto solo recentemente e lo ammetto: fino a pochi anni fa non sapevo neanche come si apparecchiasse per bene. Perché ci sono delle regole, c'è un galateo in merito, che io non conoscevo.
Prima davo importanza solo al cibo che presentavo, ma anche la tavola ha la sua importanza, prendersene cura è indice di buon gusto ed è un segno di riguardo verso gli ospiti.

Adesso ho una collezione di tovaglie che mi piace utilizzare quando ho gente a cena e che scelgo in base al tema della serata, bicchieri e piatti diversi da quelli che uso quotidianamente e posate d'argento se proprio voglio esagerare.

Mi piace anche realizzare i centrotavola: floreali, con delle candele, con un cesto di frutta... tutto ciò che mi ispira e che dia un tocco di colore alla tavola.

Siete alla ricerca di ispirazione per la prossima cena, il prossimo brunch o pranzo che organizzerete? Date un'occhiata alle mie tavole preferite, con indicazioni su come e quando realizzarle e consigli per personalizzarla voi!


Quando: Per qualsiasi occasione un po' speciale.
Come: Tovaglia, tovaglioli e bicchieri scuri su posate e piatti chiari.
La chicca: Assolutamente i piatti... è quasi un peccato riempirli col cibo! Originale anche il fatto che siano diversi l'uno dall'altro. Bellissimo e curatissimo anche il centrotavola multicolor.
L'alternativa: Se non possedete piatti così particolari, potete anche utilizzarne di semplici bianchi, magari quadrati se li avete. Il centrotavola, le candele e la tovaglia scura faranno il resto.

Quando: Questa tavola non è particolarmente legata ad un periodo dell'anno ma, avendo una personalità molto femminile, la vedo adattissima ad una cena tra amiche.
Come: Vi basterà usare una semplicissima tovaglia bianca e giocare su dettagli colorarti per darle personalità.
La chicca: I sottopiatti fuxia che interrompono la monotonia del total white e i tovaglioli a forma di fiocco che rendono la tavola molto chic... e femminile!
L'alternativa: Il bello di questa tavola è che gioca su una base neutra, quindi cambia personalità a seconda del colore che sceglierete per i dettagli. Basterà cambiare i sottopiatti e i tovaglioli ed il mood sarà già diverso. Non dimenticatevi però che il centrotavola dev'essere sempre coordinato!

Quando: Per una colazione in famiglia o un tè con le amiche, in tema natalizio.
Come: Tovagliette rosse e un po' di decori natalizi... non vi serve altro! Più semplice di così?
La chicca: Il centro tavola molto particolare decentrato per questioni di spazio. Realizzato con candele rosse da un lato e decori misti dall'altro. Comune denominatore: il rosso scuro.
L'alternativa: Invece delle tovagliette potete usare dei runner rossi. In questo modo i 4 posti a tavola sarebbero l'uno di fronte all'altro e si creerebbe spazio per un unico centrotavola.

Quando: Super primaverile e un pò campestre, ideale per un pranzo in tema natura.
Come: Semplice tovaglia bianca con sottopiatti marroni, magari di vimini, ed avrete già dato un gran tocco di personalità alla tavola.
La chicca: Il runner centrale che poi fa da centrotavola perché riproduce un prato con i fiori.
L'alternativa: Se non avete un runner simile, potete anche optare per uno semplice ed adagiarvi sopra un centrotavola di frutta all'interno di un cestino di vimini.

Quando: Deliziosa tavola autunnale, per qualsiasi occasione.
Come: Runner bianco su tavola bianca, semplicità delle ceramiche. Tutto si gioca sul  centrotavola super decorativo.
La chicca: Il centrotavola appunto. Le pigne regalano un gran senso d'autunno e collocate in due cestini centrali fanno proprio un bell'effetto. Io però eliminerei i rami secchi, sono troppo ingombranti.
L'alternativa: Non sapete dove trovare le pigne? Niente paura! Potete utilizzare delle foglie secchie, delle castagne, delle noci o un mix di questi elementi.


Quando: Per un brunch o un pranzo con gli amici, in estate o in primavera.
Come: Mettete come base una tovaglia dal colore forte (in questo caso è rossa) ed adagiateci sopra dei runner chiari che magari abbiano dei dettagli cromatici coordinati con la base. 
La chicca: I bicchieri di colore alternato per gli ospiti. E' una cosa a cui non si pensa spesso, ma è davvero carina!
L'alternativaQui i runner sono messi in orizzontale in modo che coprano la lunghezza del tavolo, ma potete anche posizionarli lungo il lato corto della tavola.

Quando: Per una cena informale con una coppia di amici.
Come: Avete due runner carini? 
La chicca: Gli elementi chic sparsi un po' ovunque: la piccola alzatina come centro tavola, le candele bianche ad un lato e le castagne adagiate accanto ai piatti. Per dare un tocco "finto casuale" ma in realtà molto studiato.
L'alternativa: Se non avete i runner, le tovagliette sono perfette. Sceglietele semplici e di colori autunnali.

Quando: Nel periodo autunno/inverno.
Come: Se avete un bel tavolo di legno e volete mostrarlo ai vostri ospiti, no alla tovaglia e si ad un semplice runner centrale bianco.
La chicca: Il centrotavola coordinato ai portatovaglioli... tutto rigorosamente fatto a mano!
L'alternativa: Se non volete mostrare il tavolo o non volete rovinarlo, usate una semplice tovaglia bianca e sopra posizionateci un runner centrale, magari dei colori dell'autunno. 

Quando: Per un pranzo o una cena in una casa al mare.
Come: Qui sono importanti i richiami marini, quindi dovrete avere conchiglie e stelle marine... oppure procurarvele!
La chicca: I vasi trasparenti con la sabbia e le candele, la rete al centro a richiamo di una barca da pesca, le conchiglie con i nomi usate come segnaposto... tutto davvero ben studiato!
L'alternativa: Non avete conchiglie, sabbia, stelle marine ecc? Niente paura! Essendo in una casa al mare basterà uscire di casa e trovare qualcosa che vi ispira. Ad esempio dei  bei sassi (su cui potrete scrivere i nomi degli ospiti), della corda, oppure dei fiori estivi. Lasciatevi ispirare.

Quando: In primavera, per una cena elegante, ma non troppo formale.
Come: Total withe della tovaglia e delle ceramiche e taaaaaanti fiori, rigorosamente freschi!
La chicca: Le farfalle adagiate su ogni bicchiere come segnaposto. Che idea originale!
L'alternativa: Se non avete a disposizione tutti questi fiori colorati NON cedete alla tentazione dei fiori finti! A tavola non sono mai una buona idea. Piuttosto optate per un piatto pieno di fragole, more e lamponi, per una bella decorazione con un ananas o ancora per delle farfalle o coccinelle di carta, fatte da voi! 


lunedì 10 novembre 2014

Ricetta Perfetta Della Settimana: Baccalà con Pomodorini, Olive e Patate

Eccomi qua! Diamo inizio alla serie delle ricette perfette, che un po' di voi attendono con impazienza! (a proposito: sono molto felice per questo!)

Per la prima ricetta della serie ho optato per un secondo piatto di pesce, cucinato però in modo che possa diventare un piatto unico se accompagnato da fette di pane tostato.
Caldo, saporito, sano. Buon appetito!

BACCALA' CON POMODORINI, OLIVE E PATATE

Ingredienti per 4 persone:
- 800 gr di baccalà già ammollato
- olive nere a piacere
- 3 patate medie o 2 grandi
- 2 spicchi d'aglio
- 150 gr di pomodorini
- 3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
- 100 gr di farina di tipo 00
- sale q.b.

Preparazione:
Il baccalà già ammollato è pronto per essere cucinato quindi, a differenza di quello sotto sale o dello stoccafisso, non ha bisogno di alcuna preparazione preliminare.

1) Mettete a rosolare i due spicchi d'aglio in una padella capiente con 3 cucchiai di olio. Quindi spegnete il fuoco e togliete l'aglio, se preferite.

2) Mentre l'aglio si rosola, sbucciate le patate e tagliatele a rondelle o spicchi sottili e mettetele a lessare in acqua bollente per 5-6 minuti. Giusto il tempo di ammorbidirle un pò.

3) Durante questi minuti, passate le fette di baccalà nella farina. Tagliate i pomodorini a pezzetti, private le olive dei noccioli e mettete entrambi nella padella con l'aglio.

4) Aggiungete anche le patate e il pesce facendolo cuocere a fuoco medio da entrambi i lati, 5 minuti per lato, coprendo la padella con il coperchio, in modo che il sughino non si secchi. Aggiungete un filo d'acqua o di vino bianco se necessario.

5) Controllate con una forchetta la cottura del pesce e, se vi sembra ancora poco cotto, fate cuocere per altri 5 minuti (dipenderà dalla dimensione e dallo spessore dei tranci).

6) Mentre gli ingredienti si cuociono insieme, fate abbrustolire delle fette di pane, che adagerete sul piatto, accanto al pesce.

7) Salate e pepate a piacere.

Nota Importante: il baccalà ammollato è già saporito di suo, quindi salate leggermente solo le patate o il sughino, ma non il pesce.

Et voilà! In 20-25 minuti avrete realizzato un buonissimo piatto adatto a tutta la famiglia!

La mia "giuria" (leggi: la mia famiglia) ha gradito molto! Ed il piatto ha saziato tutti... mio marito compreso! :)
Se volete, potete accompagnarlo con dell'insalata.

BUON APPETITO!

venerdì 7 novembre 2014

Cambiamo CULTURA ALIMENTARE Con Queste 12 Regole

Ho vissuto a Napoli per 25 anni e nella mia famiglia non si è mai sentito parlare di dieta... di conseguenza non ne ho MAI fatta una, davvero.
Nella mia città (la considero ancora tale, pur vivendo a Milano da 4 anni) c'è una cultura del buon cibo che non ho mai incontrato altrove... si mangia talmente tanto bene che "l'educazione alimentare" è arrivata in ritardo rispetto alle altre città.

E' per questo che quando sono andata a vivere da sola, a Roma e poi a Milano, mi sono dovuta scontrare con colleghe che in pausa pranzo ordinavano solo "un'insalatina" e coinquiline che per cena preferivano "una fettina di pollo alla piastra con verdure bollite".
All'inizio pensavo che non sarei mai riuscita ad adattarmi e invece ho scoperto che è tutta una questione di abitudine... e ovviamente di metabolismo.

Di abitudine perchè il nostro stomaco è un muscolo e piano piano si abitua ad un minor apporto di cibo e di metabolismo perché il segreto sta nel non lasciarlo vuoto troppo a lungo. 
Quindi ho scoperto che una buona regola è: durante la giornata è meglio fare pasti più leggeri ma inserire anche gli spuntini, piuttosto che arrivare affamati a pranzo e cena e riempirsi fino all'orlo.

Adesso che ho una famiglia, ho creato un menù settimanale che prevede l'inserimento di tutti i tipi di alimenti, cucinati in modo sano ma senza rinunciare al gusto. E cerco di seguire delle regole semplicissime, che però fanno la differenza:

1) Sto più attenta alla quantità di sale che uso. I miei piatti sono meno "salati" ma più "saporiti", nel senso che avendo diminuito il sale sento di più il vero sapore degli alimenti. Eliminarlo del tutto è impossibile (e non mi piacerebbe), ma ridurlo si può fare e fa bene.

2) Non uso mai il burro, preferisco l'olio extravergine d'oliva. In primo luogo perché è di origine vegetale invece che animale, e poi perché è più leggero e, da crudo, fa anche bene al cuore.

3) Inserisco la verdura in tutti i miei piatti, come contorno o proprio a condimento di paste, risotti e secondi piatti.

4) Non friggo mai ma preferisco bollire, cuocere al vapore, al forno o al massimo in padella con un filo d'olio.

5) Quando faccio la spesa non mi "tento" mai comprando formaggi, salumi o cibi pronti. Nella mia lista della spesa ci sono solo verdure, frutta, uova, latte, carne, pesce ed ovviamente quello che mi serve al momento. Amando però i latticini, a volte qualche piccola eccezione la faccio, cercando di scegliere però sempre formaggi e salumi magri come la ricotta, la crescenza, la bresaola, la fesa di tacchino.
Io mangio con gli occhi... quello che vedo, lo voglio! Quindi meglio non avere Brie o salamini nel mio frigo!

6) Nella mia credenza non ci sono merendine, non esiste la nutella, non si sono mai viste caramelle, dolcetti o cioccolatini. Neanche cracker, patatine, noccioline e snack salati vari. Faccio entrare solo i biscotti per la colazione. 
Tra l'altro non amo neanche cucinare i dolci... quindi anche questo mi salva!

7) Metà della pasta che abbiamo in casa è integrale e soprattutto ho inserito altri tipi di cereali. Ho scoperto la quinoa e me ne sono innamorata, il grano saraceno, il kamut, l'orzo, il farro, il miglio. 
In questo modo non solo vario la nostra alimentazione, ma scelgo anche prodotti a basso contenuto energetico... ma buonissimi! Suggerisco sempre di provarli.
I miei genitori quando hanno sentito parlare di quinoa hanno storto il naso, ma assaggiandola hanno detto che non è male. Gliene ho regalato un pacco ma non l'hanno mai usata... conferma del fatto che è tutta una questione di cultura ed educazione alimentare. Loro vogliono la pasta, perché per una vita hanno conosciuto (e amato) solo quella.

8) Ho tante arance per fare spremute a tutta la mia famiglia (per fortuna anche mio figlio le ama) e una varietà improbabile di tè e tisane che ci prepariamo per colazione o dopo cena.

9) Non abbiamo mai avuto in frigo succhi di frutta o bevande gasate come la coca-cola e l'aranciata. Tutti alimenti zuccherini che fanno più male che bene.

10) Non compro mai cibi congelati. Pesce e carne sono sempre freschi, al massimo li congelo io e le verdure ovviamente solo quelle di stagione. Sapete quanti conservanti e additivi ci sono nei prodotti congelati?
Per non parlare poi delle pizze o delle paste surgelate (tipo 4 salti in padella)... veleno!

11) No alle salse. Maionese, ketchup, senape o altre salsine molto american style... che poi hanno gli effetti che vediamo sugli obesi americani!

12) Infine, più d'estate che d'inverno in realtà, ci prepariamo tanti centrifugati di frutta e verdura come spuntino. Invece che sgranocchiare qualcosa che appesantisce, meglio fare il pieno di vitamine e minerali con una bevanda antiossidante, disintossicante, antitumorale, antibatterica, diuretica, antinfiammatoria... e potrei continuare all'infinito!

Questa nuova "cultura alimentare" con gli anni mi ha sgonfiata, facendomi perdere dai 4 ai 5 chili (mia madre dice che sono sciupata, ma si sa... al sud sei in salute se sei in carne) ma soprattutto mi ha "disintossicata" facendomi sentire molto meglio e piena di energie! 
Le quantità sono sempre rimaste abbondanti, ma il mio motto è che di cibi sani si può sempre fare scorpacciata! :)

Attenzione: seguire i miei 12 suggerimenti non equivale a fare una DIETA, infatti non vi sto promettendo perdite di peso. Vi sto soltanto introducendo ad una nuova CULTURA ALIMENTARE. Un nuovo modo di rapportarsi al cibo e piano piano di trarne molti benefici, come: accelerare il metabolismo, sentirsi più sgonfie, purificarsi da anni di alimentazione scorretta.

Ed ovviamente... tutto ciò non vale se non vi concedete un po' di strappi alla regola! Viva la pizza, si ad un po' di frittura se andate a cena fuori, ad un dolce ogni tanto, ecc.
Perché mangiare è anche (se non soprattutto) un piacere e ricordatevi che troppe privazioni hanno l'effetto opposto... vi faranno desiderare di più ciò che cercate a tutti i costi di allontanare!

giovedì 6 novembre 2014

Gli Immancabili Del Guardaroba Invernale: I Tronchetti

In Italia si chiamano "Tronchetti", in America "Ankle boots" ma in entrambi i casi si tratta di stivaletti alla caviglia con tacco. 
Più eleganti degli stivali alti fino al ginocchio ma più originali del classico decolletè, sono un'ottima soluzione da abbinare a qualsiasi mise serale ma molto chic anche se indossati di giorno.
In pelle, in camoscio o arricchiti da inserti di cristalli... ce n'è davvero per tutti i gusti!
Guardiamo insieme i più trendy di questa stagione, in base alla classifica che Cosmopolitan ha fatto sugli accessori da avere assolutamente quest'inverno... per chi se lo può permettere!

 

1) Tronchetto in pelle e camoscio con tacco a spillo (11cm) e maxi fibbia oro e tartaruga. LORIBLU. €530,00
Ci piace perché: è perfetto per un outfit glam e rock.

2) Tronchetto in velluto blu con impunture a contrasto. ALDO. €109,90
Ci piace perché: è abbastanza economico! Ma a parte questo, ha uno stile assolutamente chic ed è di ottima qualità.

3) Stivaletto in cavallino con zip dorata. LUCIANO PADOVAN. (prezzo sconosciuto)
Ci piace perché: può essere indossato sia con la zip chiusa che aperta, a seconda dei gusti e degli abbinamenti.

4) Stivaletto in nappa con fibbia. LELLA BALDI. (prezzo sconosciuto)
Ci piace perché: il tacco non è troppo alto e lo stile sportivo di questa scarpa la rende perfetta da indossare anche di giorno.

5) Stivaletto in camoscio nero con tacco 11,5 cm e decorazioni geometriche di cristalli. GIUSEPPE ZANOTTI DESIGN. €1.150,00
Ci piace perché: è un modello veramente unico e originale, pensato per vere trend-setter.

6) Tronchetto nero con plateau, arricchito da foglie in cristalli. GAETANO PERRONE. (prezzo sconosciuto)
Ci piace perché: è elegantissimo con i suoi inserti di brillanti e di sicuro non fa passare inosservate. Per serate speciali.

7) Stivaletto in pelle nera lavorata, con zip posteriore. LUCIANO PADOVAN. (prezzo sconosciuto)
Ci piace perché: nella sua semplicità è un evergreen, abbinabile a qualsiasi mise, sia di giorno che di sera.

8) Tronchetto nero in pelle scamosciata, con inserto in pelle color carne a contrasto. Tacco 11 cm. SERGIO ROSSI. €790,00
Ci piace perché: il doppio colore rende la scarpa chic ed elegante, senza troppi fronzoli.

Che ne dite... vi piacciono? Io li vorrei tutti!!
Fateci un pensierino... o magari, cercate qualche modello simile ma meno caro!
Buon shopping invernale a tutte!!!